L’abbiamo visto da lontano, desiderato, invocato, atteso e adesso abbiamo finalmente qualche certezza.

Sappiamo che Netflix Italia aprirà i battenti giovedì 22 ottobre, proponendo tre pacchetti, ognuno con la sua banda minima raccomandata. Sappiamo che in catalogo ci saranno tutte le sue produzioni originali tranne House of Cards e Orange is the New Black, perché i diritti sono ancora detenuti da Sky e Mediaset. Allo stesso modo, sappiamo anche che non ci saranno serie (anche mai trasmesse) e film (anche andati in onda su Rete 4 solo in una notte d’estate di tre anni fa) i cui diritti appartengono già ai nostri broadcaster di fiducia.

Appurato che gli spunti di analisi sugli effetti dell’entrata di Netflix nel mercato italiano sono tanti, non ci rimane allora che chiederci: e adesso, cosa ce ne facciamo?

Ammettiamolo: noi le serie USA, in un modo o nell’altro, le vediamo praticamente in contemporanea alla trasmissione originale. Ecco, per questo Netflix non ha una cura. La piattaforma, infatti, non propone l’upload delle serie andate in onda la sera prima, ma carica intere stagioni qualche tempo dopo la prima trasmissione. Chiarito questo, arriviamo al binge-watching, quel morbo che, in realtà, ha invaso il nostro Paese già da un bel po’ con il nome di “recuperone”. E, ammettiamo anche questo, non abbiamo mai avuto bisogno di pagare Netflix per farlo. Allora, perché iniziare adesso?

Le risposte sono praticità, funzionalità, dipendenza. Ho usato Netflix per diversi mesi negli USA e per prima cosa l’ho trovato pratico: cosa vedo stasera? Niente più inutili ricerche fra siti di streaming in cui a ogni click si aprono mille mila pop-up. Netflix → menu/suggerimenti/etc → fatto. Veloce e diretto. Il che ci porta alla funzionalità: all’iscrizione, Netflix ti chiede cosa ti piace, cosa hai già visto, cosa ti è o non ti è piaciuto e, in base a questa profilazione iniziale e ai tuoi successivi consumi, ti suggerisce (quasi) sempre la cosa giusta (Grazie, Netflix, per Freaks and Geeks e Friday Night Lights. N.d.A.). Sempre nella funzionalità, rientrano l’alta qualità audio-video e la funzione post-play, che facilita la maratona facendo partire l’episodio successivo alla fine di quello che hai appena visto. E qui, arriva la dipendenza: non riuscirete a smettere, e Netflix lo sa.

Non possiamo prevedere il reale effetto di Netflix sul mercato televisivo italiano o sulle nostre abitudini di consumo. La cosa certa è che in molti, grazie al free trial, almeno ci proveranno e che poi, forse, le tre “risposte” faranno il resto. Intanto, restiamo in attesa della versione nostrana del pregevole neologismo Netflix and Chill.

Scritto da Paola Brembilla.