Cinema Errante Awards, i premi dedicati al meglio del cinema, della musica e delle Serie TV 2011. Sette giorni di awards, 13 categorie, 45 candidati, 1 solo obiettivo: la Bussola D’oro, il primo premio cinematografico commestibile. Il riconoscimento è stato forgiato da Willy Wonka, ha un valore commerciale di 50 cent e assomiglia alle monete dei banchetti: un cerchio di cioccolata scaduta all’interno e un’irremovibile pellicola dorata all’esterno. Insomma un premio assolutamente inutile. Andiamo a scoprire i vincitori dell’edizione 2011…

Per la categoria Miglior Film, si porta a casa la bussola d’oro, Drive di Nicolas Winding Refn. L’errare notturno del protagonista, fra le strade buie della metropoli, l’ha portato dritto fino ai nostri cuori erranti. Affinità elettiva.

Miglior Film da Festival è risultato Shame di Steve McQueen. Anche qui ha vinto l’erranza: in questo caso, tra i meandri più tortuosi ed oscuri del sesso. Dopo averlo visto, alcuni di noi si sono dati alla castità.

Vince la categoria Miglior Film Fumetto e Animazione, Arrietty di Hiromasa Yonebayashi. La nipponica bambina tascabile la spunta su uomini, animali e mostri. Nella botte piccola c’è il vino buono.

Per la categoria Miglior Scaricato, il vincitore è This is England di Shane Meadows. Dopo anni nel limbo, questo splendido racconto di formazione è giunto in Italia e ci ha conquistati. Tranquilli, non ci raseremo a zero come il piccolo Shaun!

La bussola d’oro alla Miglior Regia va a… Nicolas Winding Refn per Drive. E’ ufficiale: il 2011 è l’anno di Nicolas Winding Refn e meritatamente. Perchè Drive non è un semplice car movie. Sì, c’è l’indecifrabile protagonista che diventa giustiziere, c’è l’amore, i soldi, gli inseguimenti, il sangue, il regolamento di conti. Ma c’è anche quell’impercettibile spostamento, quella distorsione, quel tocco registico che fa di Drive, come di ogni film di Refn, qualcosa di diverso. Qualcosa di metafisico.

Il premio come Miglior Attore va a Michael Fassbender per Shame. L’Academy l’ha scaricato, gli erranti no. Come a Sanremo, a votare sono stati i bimbiminchia (omosessuali) di amici, ma per fortuna, oltre al faccino, Fassbender ha anche l’anima dell’attore.

Kate Winslet si aggiudica la bussola d’oro come Miglior Attrice per Carnage. Per la sua maestria proteiforme: dopo aver scrutato gli abissi dell’oceano e scandagliato gli orrori nazisti ci ha mostrato di saper dare in meglio di sè anche fra le quattro pareti dell’ipocrisia borghese, sondandone ogni angolo con talento tutt’altro che “piccolo piccolo”.

Miglior Sceneggiatura? Vince Carnage, di Roman Polanski e Yasmina Reza. Un implacabile meccanismo a orologeria, nel quale ogni battuta, ogni azione e ogni relazione sono incastrate le une sulle altre con precisione e tempismo perfetti.

Game of Thrones si aggiudica la bussola d’oro come Miglior Serie Tv.
L’epicità fitta di lati oscuri orchestrata da Martin e soci ha avuto la meglio: impossibile resistere a personaggi così sfaccettati e credibili mentre si destreggiano tra teste mozzate e licenziosità di ogni tipo; al crudele gioco al massacro per accogliere le lusinghe del potere; alla bravura di cotanti attori e alla perfezione tecnica; a quei draghetti così carini e coccolosi.

Tom WaitsBad as me è il Miglior Album. Un contest con Tom Waits in gara suona come una domanda retorica. E non certo perché il nostro viva di rendita: Bad as me dipinge ancora una volta, e magistralmente, quell’immaginario di disperazione e abbandono, popolato di losers a cui il sogno americano ha voltato da tempo le spalle, di cui Tom Waits è portavoce da quarant’anni. E lo fa con il linguaggio del jazz, del blues, della musica da cabaret, del rock’n roll, della psichedelia, del funk…le infinite sfumature dell’animo di uno dei più grandi artisti del Novecento.

Michael Fassbender, Shame, Miglior Nudo: sono bastate queste parole per scatenare una digressione adolescenziale in tutti i nostri lettori. C’è infatti chi giura di aver visto l’anteprima di Titanic 3D con Fassbender nudo al posto di Kate Winslet. Ed è subito 90s.

Il Miglior Combattimento è risultato quello di Robert Downey jr. e Noomi Rapace VS ninja in Sherlock Holmes: gioco di ombre. Smessi i panni di Tony Stark e Lisbeth Salander, i due eccentrici divi spaccano anche in epoca vittoriana.

Robert Pattinson è mio amico. Vince Taylor Lautner, per Abduction. Il giovane Taylor è appena agli inizi della propria carriera, ma già può contare su di un vasto armamentario di occhi smorti in camera, fronti aggrottate al limite dello spasmo e sorrisi estremi a 64 denti.

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