AltrodiBlogger Erranti,19 febbraio 2012
Sanremo 2012, anatomia di un festival
Il bello del Festival di Sanremo è che poi finisce. Anche quest’anno, infatti, è finito. Ha vinto Emma Marrone. Anche questo post in fondo potrebbe finire qui. Ci eviterebbe di ripensare a Gigi D’Alessio vestito da YMCA o lo sforzo di capire se Dolcenera emette i suoni direttamente dalle adenoidi.
Ma verremmo meno al compito di sottolineare gli equivoci che hanno contrassegnato questa edizione 2012 fino al prevedibile epilogo. Sfruttando un virulento Internet Meme che piace tanto ai giovani potremmo dire così:
FESTIVAL DI SANREMO 2012
Come lo vedeno i Media: vincono le donne, le giovani donne, le giovani donne consapevoli, protagoniste del loro tempo, protagoniste della loro sessualità. Illustri esponenti dell’intellighenzia nazionale scandiscono questo processo intervallando lo show con interventi dissacranti sullo status quo. I potenti sono sorpresi, smarriti, indignati. Ma la gente ha ricevuto il messaggio, forte e chiaro: la rivoluzione dal basso è vicina
Come lo vedono le mamme: Certo che Gianni Morandi è sempre un bell’uomo.
Come lo vedono gli uomini: F**a @]##§ mutande ^°&%££4$$ video? =ç°@#€€ Gira che c’è Milan – Arsenal [^§/%£|%5 Zoom #?=/$€€ Ahr! Ahr! Ahr!
Come lo vede Fabrizio De Andrè: Non lo vede. Quello deve essere davvero un mondo migliore.
Come è andata veramente: Ecco la top three dei vincitori occulti di Sanremo 2012
E’ il Timoria buono, quello che non compra gli acidi con le buste della spesa, quello che l’unica cosa che si pippa è Ambra, da otto anni. Ha il sorriso da bravo ragazzo che piace alle mamme, è berlusconiano a giorni alterni per accontentare tutti i papà e in queste sere ha sfoggiato sciarpette da personal designer e completi con risvolti a contrasto. Un uomo per tutte le stagioni.
2. L’ESPERTO DI SIMBOLI
E’ il simbolo dell’aria, della leggerezza, della libertà, della grazia, del volo di fiore in fiore. Ma anche della capacità innata di rinnovarsi, di attraversare fasi e periodi.
Questo il commento di Renucio Boscolo, l’esperto di simboli, sul tatuaggio di Belen Rodriguez. Renucio, oltre che esperto di simboli, è esperto di profezie certificato da Giacobbo e autore di best sellers come “Lucifero incubo terrestre” e “Nostradamus – Ultimi presagi”
Questo sì che è sapersi inventare un mestiere.
1. I MATUSA
Si riconfermano dominatori indiscussi del Festival. Sembrano rinco, sembrano perennemente fatti di Roipnol ma sotto le palpebre pesanti si nascondono sguardi vigili e diabolici. Sono i nostri Fantastici 4: Gianni, l’unico uomo col sistema gastrointestinale in loop; Loredana, l’unica donna con le fattezze di un Richard Benson post annegamento; Beppe, il braccio violento di Maria; Adriano, che trasforma la merda in oro, il che non piace a Gianni ma piace ai dirigenti Rai.
Sono favorevoli al ricambio generazionale, inteso come rigenerazione dei loro corpi vizzi con bagni nel sangue di giovani vergini. Sono come una verruca che hai da tempo, a cui ti sei affezionato e a cui hai anche dato un nome ma sai che Verunec o non Verunec non se ne andrà mai. E questo un po’ ti rassicura. Ed è comunque una garanzia che là sopra, almeno a presentare, non ci vedremo mai Pupo con Emanuele Filiberto.
Scritto da Barbara Nazzari.
Fonte: News 24h
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Complimenti per aver colto la sorprendente somiglianza fra la Bertè e il mitico Richard Benson… Ho pensato la stessa cosa quando l’ho vista esibirsi sul palco, gonfia come pochi, con gli occhiali neri e ormai priva di sembianze femminili!