Dedicata a chi segue orari regolari, non soffre di insonnia e la mattina punta la sveglia, ecco IN ORARIO, la guida ai film da non perdere in onda sulle reti free in prima serata o, in casi estremi, in seconda. Because the night belongs to... sleepers!

LUNEDÌ 19 OTTOBRE

  21.05
Another Year, Mike Leigh, 2010

“Un’umana commedia, che gioca di riflessi spietati: la felicità di alcuni fa risaltare l’infelicità degli altri, e viceversa. Mentre cercherete di spiegare il paradosso, la battuta su Tom e Gerri non vi farà più sorridere.” Pietro Lanci

 

  21.10
Unstoppable, Tony Scott, 2010

In prima tv l’ultimo film di Tony Scott. La storia vera, basata sull’incidente ferroviario avvenuto in Ohio nel maggio del 2001 quando un treno merci trasportante rifiuti tossici avanzò fuori controllo per oltre 100 chilometri, prima che un ferroviere riuscisse a saltare sul treno in corsa e tirare il freno.

 

MARTEDÌ 20 OTTOBRE

  21.00
Pronti a morire, Sam Raimi, 1995

The Quick and the Dead, recita il titolo originale, per cui la pistola più veloce vince cioè sopravvive. Geniale, eccessiva e ipercitazionista rivisitazione western di Raimi, con una splendida Sharon Stone molto più femmina in questa versione lady vendetta che altrove nell’accavallare le gambe senza slip.

 

  21.15
Viaggio verso il sole, Yesim Ustaoglu, 1999

Il film, in concorso alla 49ma edizione del Festival di Berlino, ha ricevuto il Premio della Pace e il Premio Angelo Azzurro come miglior film d’attualità europeo. E’ la storia di una presa di coscienza che avviene attraverso l’amicizia di Mehmet, un giovane turco assolutamente “innocente” e spoliticizzato, e di Barzan, un ragazzo curdo che, come lui, cerca fortuna a Istanbul. A causa del colore della pelle, un po’ più scuro della media, Mehmet vive in prima persona l’esperienza dell’appartenere a una minoranza perseguitata e sceglie coraggiosamente di rimanere accanto ai più deboli.

 

MERCOLEDÌ 21 OTTOBRE

  21.00
Si può fare, Giulio Manfredonia, 2008

Per chi crede nel sole dell’Avvenire.

 

  21.10
The Help, Tate Taylor, 2011

Tratto dall’omonimo romanzo di Kathryn Stockett, questo film raccoglie l’eredità del cinema americano liberal nella sua forma più classica e accattivante, ovvero con un felice mix di commedia di costume e denuncia sociale che guarda alla Hollywood degli anni Sessanta come fonte ispiratrice [continua a leggere]

 

GIOVEDÌ 22 OTTOBRE

  19.25
Ritorno al futuro, Robert Zemeckis, Bob Gale, 1985

Dal cinema alla tv, il “Ritorno al Futuro Day” è lungo e noi ne siamo felicissimi. Ai vostri figli piacerà. Seguono Ritorno al futuro: parte II e parte III.

 

  21.05
No – I giorni dell’arcobaleno, Pablo Larrain, 2012

Il cileno Pablo Larrain chiude la trilogia dedicata al regime di Pinochet e agli effetti avuti sul Cile e sui cileni con No: i giorni dell’arcobaleno, dove viene raccontata la campagna pubblicitaria a sostegno del “No” al referendum che nel 1988 è stato il primo decisivo passo della caduta di Pinochet [continua a leggere]

 

  21.15
Un sapore di ruggine e ossa, Jacques Audiard, 2012

Se Marion Cotillard “sta davanti alla cinepresa come una regina, nonostante gli arti scempiati” non è certo merito del digitale ma della sua intensa e tesa interpretazione, cose che non si tagliano con un’inquadratura.

 

VENERDÌ 23 OTTOBRE

  21.15
Nata per volare, Catherine Gund, 2014

Con il suo lavoro sperimentale, Elizabeth Streb ha spinto al limite il concetto di danza sin dal 1975, diventando famosa per essere la creatrice della Pop Action.

 

  21.15
A distanza ravvicinata, James Foley, 1986

Brad vive con mamma, nonna e fratellastro. Ritrova il padre e lo ammira anche se è un malavitoso, ma poi lo scopre un vigliacco che, per salvarsi, massacra amici del figlio e fratellastro. Affascinante nella sua sgradevolezza e nei suoi eccessi, scritto da Nicholas Kazan, è un film morboso, corrusco e nevrotico. Madonna canta “Live To Tell” sui titoli di coda. Fonte: trovacinema.repubblica.it

 

SABATO 24 OTTOBRE

  21.10
Gilda, Charles Vidor, 1946

Ballin Mundson, proprietario di un casinò di Buenos Aires, che gli serve da copertura per un trust che controlla la produzione del tungsteno, sposa un’ex ballerina, già amata da Johnny, il suo fedele collaboratore. Il triangolo che si regge su un complesso rapporto di amore-odio non si spezza nemmeno con la morte di uno dei tre. Film di culto per i fan di Rita, corpo d’amore ribelle al suo ruolo di oggetto, che canta meravigliosamente “Put the Blame on Mame” e danza splendidamente “Amado mio”. L’assurdità dell’intrigo diventa un difetto secondario in questa miscela di noir e melodramma passionale in cui i dialoghi di Marion Parsonnet sono di un Kitsch che sfiora il sublime. La latente carica omosessuale di questa pietra miliare nella storia del divismo fu scoperta soltanto dalla critica europea.
Le parole sono di “nient’altro che un critico”, Morando Morandini.

 

DOMENICA 25 OTTOBRE

  0-24
Riposo

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