AltrodiBlogger Erranti,6 dicembre 2011
Il Signor di Pourceaugnac: la recensione
Il Signor di Pourceaugnac: Un applauso ai corsari di Scampia che esordiscono in Veneto con la loro ultima produzione.
La commedia balletto, tra le meno conosciute e rappresentate di Molierè, nelle mani dei ragazzi di Punta Corsara diventa dinamite. Il palcoscenico del Teatro Villa dei Leoni di Mira si carica di colori, di cinguettanti melodie (realizzate da Marco di Palo) e di una straordinaria comicità partenopea.
“Nel momento in cui abbiamo provato a reinterpretare il testo, adattandolo alla nostra compagnia, abbiamo cercato di parlare di alcuni aspetti di Napoli attraverso le parole di un classico.” commenta il regista Emanuele Valente e devo dire che Napoli c’è tutta, manca solo il Vesuvio.
Ci sono (nella scenografia curata da Francesco Avolio, Roberto Carro) i palazzi del centro storico ammucchiati l’uno sull’altro. C’è la civetteria e la veracità della donna campana (compliementi a Valeria Pollice e Giuseppina Cervizzi). Non mancano Io scugnizzo furbo e ammiccante, i poliziotti da barzelletta e soprattutto l’uomo trovata (un bravissimo Vincenzo Nemolato reduce da “La kriptonite nella borsa“) rè degli espedienti del raggiro.
In mezzo a questo girotondo di caratteri napoletani si perde disorinetato il Signor di Pourceaugnac (Christian Giroso). Un Pulcinella moderno che alterna simpatici lazzi alla malinconia e al timore di uno straniero che si sente gli occhi della città addosso.
Il ritmo incalzante dell’ allesttimento e la carica di una compagnia affiatata e coesa trascina lo spettatore all’interno si una storia che deve a Molierè il canovaccio ma che in questa azzeccata rilettura trova un su equilibrio perfetto.
Scritto da Micol Lorenzato
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