Il Torino Film Festival 2012 raggiunge l’importante traguardo dei 30 anni. Inseguita dalle polemiche, la 30esima edizione comincia oggi e andrà avanti fino al 1° dicembre.

Prima il fiato sul collo del più ricco e arrogante Festival di Roma – QUI potete leggere come la pensiamo noi di Cinema Errante a riguardo – ora il forfait di Ken Loach, che in effetti ha dato prova di grande coerenza personale rinunciando al Premio Gran Torino per solidarietà alle proteste dei lavoratori di una cooperativa ingaggiata per le strutture del Festival.

Ma al di là degli assenti e delle sfortune, tra Quartet, opera prima di Dustin Hoffman, e Ginger & Rosa, ultima fatica di Sally Potter, rispettivamente film di apertura e chiusura del Festival, come sempre sono tantissime le pellicole in rassegna, nel concorso ufficiale e nelle ricche sezioni collaterali.

Tre i film italiani nel Concorso Internazionale Lungometraggi, dedicato alle opere prime, seconde o terze: Noi non siamo come James Bond di Mario Balsamo e Guido Gabrielli, Su Re di Giovanni Columbu e il folle Smettere di fumare fumando di Gipi (Gian Alfonso Pacinotti, che torna al cinema dopo L’ultimo terrestre).

Gustose come sempre le sezioni collaterali. In Festa Mobile, rassegna a tema libero in cui trovano posto i film inediti più interessanti dell’anno: Anna Karenina di Joe Wright con Keira Knightley e Jude Law, il nuovo film della premiata ditta Dayton e Faris, Ruby Sparks, e The Pervert’s Guide to Ideology di Sophie Fiennes, in cui il filosofo Slavoj Žižek torna davanti alla macchina da presa dopo The Pervert’s Guide to Cinema per fare il punto su cinema e ideologia; e ancora, la rivisitazione muta di una Biancaneve spagnola in Blancanieves di Pablo Berger, gli italiani Dimmi che destino avrò di Peter Marcias e L’ultimo pastore di Marco Bonfanti, e A Liar’s Autobiography – The Untrue Story of Monty Python’s Graham Chapman 3D, il film di animazione su Graham Chapman dei Monty Python.

Rapporto confidenziale si occuperà di ossessioni & passioni con Chained di Jennifer Lynch, figlia di David, il corto stop-motion di Robert Morgan Bobby Yeah, The Land of Hope di Sion Sono, e il nuovo film di Rob Zombie, The Lords of Salem, con un cast di volti noti del cinema horror degli anni Settanta-Ottanta.

Sguardi sperimentali e narrazioni inquiete nella sezione Onde, e gli omaggi al cineasta portoghese Miguel Gomes e al collettivo artistico bolognese Zimmerfrei.

A Joseph Losey è dedicata l’annuale retrospettiva, mentre per festeggiare i 30 anni di Festival la sezione Torino XXX raccoglierà i nuovi film di alcuni dei registi passati a Torino nel corso degli anni: tra gli altri, vedremo Holy Motors di Leos Carax, No di Pablo Larraín, Casa dolce casa di Tonino De Bernardi. Il Premio Gran Torino, cui Loach ha rinunciato, verrà assegnato anche a Ettore Scola.

L’appuntamento è sotto la Mole per il Festival più anti-glamour che ci sia. Noi di Cinema Errante ci saremo, e voi?

Fonte: Torino Film Festival

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