Cartoni animati, agosto 2012: proseguiamo la rassegna sulle nuove serie iniziata lo scorso mese. Questa volta a farla da padrone sono gli anime tratti dai manga. Vediamoli nel dettaglio.

La storia della Arcana Famiglia
Il capo di una organizzazione criminale nella quale ogni membro è associato a un particolare arcano maggiore dei tarocchi, con conseguente potere speciale, decide di andare in pensione, lasciando il potere e la mano della figlia a chi, fra i propri sottoposti, saprà vincere una serie di duelli mortali. Peccato che la figlia in questione non sia propriamente d’accordo. Sostanzialmente una commedia d’azione con i dovuti colpi di scena qua e là, La storia della Arcana Famiglia è un buon anime estivo da godersi senza troppi pensieri; interessante, per noi pubblico italiano, la particolarità di sentire molti nomi e termini nella nostra lingua (pronunciati ovviamente nella maniera più distorta e fantasiosa possibile).

Jormungand
Anime duro e cinico nel quale si seguono le vicende di un gruppo di mercenari, Jormungand si pone un po’ sulla falsariga del bel Black Lagoon, riuscendo comunque a distinguersi per la maturità delle storie e la brillantezza della sceneggiatura. Un cartone non per tutti (l’insistenza su pistole e fucili e i combattimenti con le armi da fuoco esalterà gli specialisti, ma potrebbe risultare a tratti noiosa ai profani), ma a cui vale la pena concedere almeno una chance.

Area no kishi
Per tutti gli orfani di Captain Tsubasa (meglio noto da noi come Holly e Benji), ecco un onesto cartone sul calcio, con solito contorno di storie di famiglia, riscatto personale e amicizie da costruire. Le sequenze d’azione non sono malaccio (niente di parossistico e iperbolico come Holly e Benji, per intenderci, ma neppure di troppo realistico) e il protagonista ispira abbastanza simpatia.

Kingdom
Anime tratto del bel manga di Yasuhisa Hara e che si può accostare in parte per i temi ma soprattutto per la complessità della storia e la dettagliatezza dell’ambientazione al primo Berserk (quello più realistico del lungo flashback sull’infazia e l’adolescenza di Gatsu) e a Vinland Saga, Kingdom offre una schiera di storie e personaggi ampiamente soddisfacenti, da seguire con passione e curiosità. Non è Game of Thrones, ma come palliativo in attesa della prossima stagione ci sta benissimo.

Blood Lad
Quello che a prima vista può sembrare un classico shonen come tanti altri (il protagonista è un fortissimo ragazzo vampiro che se la deve vedere a suon di cazzottoni con la solita schiera di cattivoni), si rivela mano a mano un ben calibrato anime di combattimenti e situazioni umoristiche. La sensazione è quella di trovarsi nei paraggi dell’oramai classico Soul Eater, il che è un bene, nella speranza che la solfa non venga tirata troppo per le lunghe.

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