Pixar, 25 anni di animazione. La mostra si è tenuta al PAC di Milano dal 23 novembre 2011 al 14 febbraio 2012, totalizzando in 4 mesi oltre centomila visitatori.

Durante i suoi anni di attività lo studio d’animazione ci ha regalato alcuni dei migliori lungometraggi animati di tutti i tempi, collezionando Oscar e premi vari, e contribuendo a rilanciare i film di animazione come prodotti di qualità. Il così grande numero di visitatori che ha potuto vantare l’esposizione dedicata allo studio, sono una ulteriore conferma del successo della Pixar, a testimonianza del fascino che continuano a suscitare i suoi prodotti d’animazione sulla gente di ogni età.

I film dello studio, pur avvalendosi in modo massiccio delle nuove tecnologie offerte dal computer, continuano comunque a sfruttare le semprefresche tradizioni artistiche – il disegno, la pittura e la scultura – almeno come basi da cui iniziare il procedimento di creazione del film. Come disse John Lasseter, fondatore della Pixar, “la ricchezza del patrimonio artistico che viene plasmato per ogni film raramente esce dai nostri studi, ma il prodotto finale – il lungometraggio – che raggiunge ogni parte del mondo, non sarebbe possibile senza questa fase artistica e creativa“.

Nel padiglione d’arte contemporanea (PAC) di Milano, è presentata al pubblico principalmente questa fase della realizzazione dei lungometraggi d’animazione, il lavoro creativo che sta alla base del prodotto finito:  dai bozzetti ai più complessi e dettagliati disegni a matita, dai dipinti digitali ai collage, fino alle sculture in creta dei personaggi principali e non. L’allestimento è stato pensato infatti al fine di guidare il pubblico attraverso un percorso visivo in cui emergono la creatività e manualità degli artisti della Pixar, oltre che la complessità del lavoro alla base dei loro film.

La ricerca delle forme, dei colori, delle ambientazioni e dei dettagli che caratterizza ogni singolo film spiega il perché del successo planetario dello studio, che oltre a storie avvincenti ha creato personaggi e immaginari che entrano a pieno diritto nella storia del cinema, come il piccolo robot Wall-e, la famiglia degli incredibili e l’oceano di Nemo.

Inoltre, a completare la mostra, oltre ai vari laboratori di disegno per bambini, due installazioni: l’Artscape, che presenta attraverso uno schermo panoramico i vari mondi creati dalla Pixar che si intrecciano e sconfinano l’uno nell’altro, e lo zootropio, una istallazione che attraverso un effetto visivo, creato dal movimento della luce, permette ai personaggi di toy story di prendere vita.

Una mostra, questa, quindi, sicuramente importante per l’Italia che ancora è indietro in materia di nuove tecnologie ma che, verso queste, manifesta un forte interesse.

Fonte: Meet The Media Guru

Scritto da Margherita Clemente.

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