AltrodiAlice Casarini,31 dicembre 2011
A ciascuno il suo film – I buoni propositi 2012
Capodanno 2012: pensate al vero emblema della notte di San Silvestro. Lenticchie, zampone e cotechino? Non quest’anno, fra uno sguardo al portafoglio che piange e uno alla bilancia che invece ci accoglie con una risata beffarda. Botti e fuochi d’artificio? Giammai, il veto pirotecnico si sta diffondendo a macchia d’olio nelle aree urbane principali per tutelare (finalmente) gli amici a quattro zampe. Il bacio di mezzanotte sotto il vischio? Ecco, forse su quello possiamo ancora contare, sempre se siamo usciti indenni dalle immancabili epidemie dicembrine… C’è però un elemento che si ripropone invariabilmente senza se e senza ma, talmente immutabile nella sua perenne incompiutezza da risultare rassicurante: il listone dei buoni propositi per l’anno incipiente, corredato di una dose di millantata risolutezza inversamente proporzionale al tempo necessario perché si rinunci a metterlo in atto. Proprio perché in fondo il bello dell’annuale dichiarazione d’intenti sta nel non realizzarla mai, per poterla invece riciclare pari pari l’anno seguente, Cinema Errante vi propone una serie di film per affrontare con ironia il mancato compimento dei classici buoni propositi.
Il proposito: “Quest’anno smetterò di fumare.”
Il film: Thank You For Smoking (2005)
Il promettente Jason Reitman, autore di Juno (nonché figlio del grande Ivan) ci regala una satira tanto acuta quanto esilarante del mondo dei produttori di sigarette. L’ottimo cast, capitanato da Aaron Eckhart e ricco sia di nomi storici (Robert Duvall) sia di leve televisive più recenti (Adam Brody, Katie Holmes) vi farà scoprire i segreti della Big Tobacco e capire l’impatto del marketing e dei giochi di potere sulle vostre abitudini nicotiniche.
La soluzione: attaccate una gigantografia di William H. Macy nell’angolo fumatori di casa o dell’ufficio!
Il proposito: “Quest’anno mi metterò a dieta.”
Il film: Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato (1971) / La fabbrica di cioccolato (2005)
Vogliamo rovinarci: non una, ma due indigestioni visive. A voi la scelta fra l’indimenticabile performance di Gene Wilder e il genio burtoniano, noi ci accontentiamo di catapultarvi in un doppio paradiso dolciario fatto di fiumi di cioccolato fuso, Confetti Senza Confini e stanze totalmente commestibili.
La soluzione: guardare non fa ingrassare… e per fortuna a Capodanno i negozi di caramelle e cioccolatini sono chiusi!
Il proposito: “Quest’anno mi iscriverò in palestra.“
Il film: Sette Chili in Sette Giorni (1986)
Per tornare in forma dopo i bagordi festaioli vi basterà (?) una settimana nella leggendaria Villa Samantha: affidatevi alle cure degli illustri luminari (??) Pozzetto e Verdone insieme a vescovi, cantanti liriche e teppistelli in un grande classico (???) della commedia italiana!
La soluzione: dopo il film scatenatevi con XBox Kinect o Wii Balance Board!
Il proposito: “Quest’anno sarò più buono/a con gli altri.”
Il film: Babbo Bastardo (2003)
Un Babbo Natale da grandi magazzini edonista e alcolizzato, con il vizio del fumo e la tradizione natalizia del furto in grande stile, un partner in crime affetto da nanismo (che naturalmente si ricicla come elfo) e un bambino problematico. Difficile scegliere se assegnare il premio per l’elemento più irritante alla riuscita interpretazione di Billy Bob Thornton (volutamente corrosiva), alla volgarità scontata (e impoverita ulteriormente dal doppiaggio) o alla virata buonista finale che vanifica l’intento del film.
La soluzione: non sottovalutate la vostra bontà innata, in confronto ai protagonisti vi sentirete Gandhi o Madre Teresa!
Il proposito: “Quest’anno passserò più tempo con la famiglia e gli amici.”
Il film: Cast Away (2000)
Un pregevolissimo one-man show di Tom Hanks nel suo decennio d’oro. Condividete l’infinita solitudine dell’ingegnere FedEx Chuck Noland, costretto ad arrangiarsi in tutto e per tutto per 1500 lunghi giorni (per voi saranno 143 minuti, ma la durata della pellicola non vi peserà affatto) su un’isola a nord della Nuova Zelanda in seguito a un ammaraggio improvviso.
La soluzione: guardatelo in compagnia di tutti i vostri cari… o almeno di Wilson.
Il proposito: “Quest’anno andrò a letto prima.”
Il film: L’uomo senza sonno (2004)
Lasciatevi cullare dalla magistrale performance di Christian Bale (che per ottenere un effetto più realistico ha perso ben 30 kg per questo ruolo) e scivolate nell’abisso dell’insonnia cronica con l’operaio Trevor Reznik, che non chiude occhio ormai da un anno e che vi trascinerà nel suo delirio allucinatorio nel tentativo di scoprire il trauma alla radice del proprio declino.
La soluzione: trasferitevi oltreoceano e continuate ad andare a dormire al vostro solito orario italiano!
Il proposito: “L’anno prossimo non sarò di nuovo qui a ribadire gli stessi propositi”.
Il film: Apocalypto (2006)
Quale miglior rimedio per esorcizzare le paure bismillenaristico-duodecimali della visione di un polpettone gibsoniano che trasmette un’immagine distorta e storicamente incoerente del popolo che le ha partorite, per giunta in Maya yucateco sottotitolato? Invitate Zampa di Giaguaro al vostro cenone!
La soluzione: non dovete preoccuparvi di nulla, ci pensano le profezie a eliminare il problema alla radice. O Mel Gibson, che più o meno è la stessa cosa.
Buon 2012 da tutta la redazione di Cinema Errante!
Continua a errare con noi su Facebook e Twitter per essere sempre aggiornato sulle recensioni e gli articoli del sito.