Guida ai cartoni animati 2011
Cartoni animati 2011, una buona annata. Che si tratti di anime o di cartoons, quest’anno ci sono state diverse serie degne di essere guardate e gustate, e qua a Cinema Errante abbiamo voluto proporvi una selezione delle migliori.
Tiger & Bunny
In una sorta di presente alternativo, le megacorporazioni sponsorizzano quegli essere umani che, grazie a una mutazione genetica, sono dotati di particolari superpoteri (chi emana energia elettrica, chi manipola il vento, chi centuplica la propria forza e velocità etc), in un reality nel quale gli eroi sono pagati per acciuffare i criminali in diretta televisiva. Ottima e oliatissima action comedy che presta grande attenzione alle animazioni e al lato tecnico, Tiger & Bunny sa conquistare lo spettatore grazie anche a un cast di personaggi le cui dinamiche sono ben curate, e a una attenzione per i dettagli fuori dall’ordinario.
Mawaru Penguindrum
Entità aliene, pinguini invisibili, gemelli che si fanno le storiacce fra loro, trovate registiche e grafiche a profusione segnano il ritorno alla regia di Kunihiko Ikuhara, già autore, dodici anni fa, dell’altrettanto stupefacente Utena. Un anime sorprendente quanto surreale (il fattore WTF è infatti fortissimo).
Steins; Gate
Un autoproclamato scienziato pazzo trascorre le giornate a discutere di invenzioni senza senso e di viaggi nel tempo con la propria compagnia di amici non meno strambi. Fino a che, grazie a un esperimento bislacco, scopre di poter mandare degli sms nel passato, modificando così la storia. Anime tratto da una visual novel, e che vive soprattutto sul personaggio principale e sulle relazioni con i ben delineati comprimari, soffre forse di una certa meccanicità nello sviluppo, ma sa essere interessante per le situazioni che riesce a mettere in campo.
Kaiji
Seconda stagione per una serie dedicata alle disavventure di uno sfigatissimo quanto geniale giocatore d’azzardo. Anime dal tratto particolare, il gioco d’azzardo viene qui messo in scena non tanto come distruttivo miraggio di ricchezza, quanto come metafora esistenziale e sociale, di riscatto della propria condizione e di sfida contro le gerarchie costituite; è poi sempre avvicente vedere in quale originale maniera il protagonista gabbi gli avversari (o ne venga a sua volta gabbato – Kaiji è uno di quegli anime che non si fa problemi a trattare male il protagonista).
Regular Show
Mordecai e Rigby, custodi di un parco cittadino, sono una ghiandaia azzurra e un procione antropomorfi il cui principale obiettivo nella vita è quello di scansare ogni seccatura e di impigrirsi il più possibile. Opera apparentemente low-fi, vive sulle gag in cui si cacciano i personaggi, e sui dialoghi demenziali dei due protagonisti.
Sym-Bionic Titan
Ultima fatica di Genndy Tartakovsky (autore, fra le altre cose, de Il laboratorio di Dexter e Samurai Jack, nonché produttore delle Superchicche e di Mucca e Pollo), si tratta di un cartone dal disegno sempre fortemente caratterizzato (tratto spesso e spigoloso, animazioni fluide e volutamente bidimensionali, con l’occasionale 3D a staccarsi dal resto), ma abbastanza classico dal punto di vista dell’intreccio, anche se cerca di mescolare elementi occidentali e orientali in egual misura. Solido e ben assortito, si lascia vedere con gusto, anche se magari gli manca un guizzo finale.
Batman: the Brave and the Bold
Gustosissima serie iniziata nel 2008 e conclusasi lo scorso mese, ha portato sul piccolo schermo tutte quelle storie in cui Batman collabora con gli altri eroi dell’universo DC, permettendo così agli autori di mettere in campo sia i migliori momenti di 60 anni di fumetti pipistrelleschi (con un occhio per i dettagli squisitamente nerd), sia una sfilza di guest-star d’eccezione nel ruolo di doppiatori (tra gli altri ci sono stati Neil Patrick Harris e Mark Hamill).
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