Al via la 34esima edizione del FimMaker Fest, Festival internazionale di cinema che porta a Milano le più rigorose e innovative esperienze del cinema di ricerca. Inizia in Patagonia la ricerca del FilmMaker Fest, con il film d’apertura Jauja di Lisandro Alonso e finisce in Umbria, set del film di chiusura di Jacopo Quadri La scuola d’estate, sull’esperienza del Centro Teatrale Santacristina diretto da Luca Ronconi.

86 i film selezionati da tutto il mondo, 10 quelli in concorso, da Actress di Robert Greene, sull’attrice Brandy Burre, protagonista della terza serie The Wire e non più inserita nel mondo dello spettacolo, a Qui di Daniele Gaglianone, sugli attivisti NO Tav della Val di Susa. Nella sezione Eventi Speciali c’è l’atteso Frastuono di Davide Maldi (in concorso al TFF32), una riflessione appassionata sul potere della musica che nasce dai boschi dell’appennino tosco-emiliano. Le visioni continuano nella sezione Prospettive, dedicata alle opere di esordienti e giovani cineasti italiani, tra cui Ninì di Gigi Giustiniani, storia di una delle prime donne alpiniste italiane, con le immagini in 16mm, girate dalla stessa Ninì Pietrasanta agli inizi degli ’30; e in Fuori Formato, il focus sul cinema sperimentale, che presenterà in anteprima Things, film “domestico” di Ben Rivers, e The Blazing World di Jessica A. Bardsley, sull’ossessione del possesso raccontata attraverso la vicenda giudiziaria di Winona Ryder e dei suoi furti ripresi dalle telecamere di sicurezza. La sezione omaggia anche i due cineasti austriaci Peter Tscherkassky e Eve Heller. A evocare Ritorni, circuiti c’è, tra gli altri, Buffalo Juggalos, sulla comunità brutta, sporca e cattiva di fan degli Insane Clown Posse che, tra siti porno, chiese e campionati di wrestling amatoriale, suonano gangsta rap per clown serial killer.

Un ruolo di rilievo ha, come sempre, la retrospettiva, che in questa edizione vede protagonista Lech Kowalski, che a Milano terrà la masterclass Filmare il conflitto, con una riproposizione completa delle sue opere, dai primi film sul fenomeno punk newyorkese degli anni ’70 all’ultimo progetto multimediale Camera War, passando per gli homeless del Lower East Side di Rock Soup agli anarchici artigiani di Cracovia di The Boot Factory. Nel circuito FilmMaker OFF da non perdere San Siro, l’installazione video di Yuri Ancarani alla GAM, vera e propria anatomia di uno stadio. Tra le segnalazioni: Lav Diaz con Storm Children, Book One, Pardo d’Oro all’ultimo Festival del Film Locarno, Im Keller di Ulrich Seidl, sulle ossessioni private degli austriaci, e L’occhio selvaggio di Paolo Cavara, uscito in sala nel 1967, un classico da recuperare, restaurato dalla Cineteca Nazionale di Roma. L’edizione 2014 è dedicata al grande regista e artista visivo Harun Farocki, scomparso prematuramente quest’estate, con la proiezione dell’ultimo suo film In Comparison, presentato in concorso.
Titoli che, nella visione di FilmMaker, ci rendono cittadini più consapevoli. Buona visione.