Venezia 69. The Reluctant Fundamentalist, la conferenza stampa
The Reluctant Fundamentalist di Mira Nair: in diretta dalla 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (o, per gli amici, il Festival di Venezia 2012) ecco i migliori (e i peggiori) botta e risposta della conferenza stampa.
In sala stampa, Liev Schreiber, Kate Hudson, Riz Ahmed, Lydia Dean Pilcher (produttrice) e la regista, Mira Nair.
Il film è stato acquistato da Eagle Pictures.
Q: Come ha vissuto la tragedia dell’11 settembre, avvenuta pochi giorni dopo il Leone D’oro per Moonson Wedding?
MN: Ero molto contenta per il Leone d’oro. L’11 settembre mi trovavo a Toronto per il festival, la notizia è stata uno shock, mio marito e mia figlia erano a New York. E’ stata uno shock perché mi ricordava delle immagini che avevo già visto, sembrava una zona di guerra. E’ stato un momento doloroso, ma è stata anche la ragione che mi ha portata a fare questo film.
Q: Perché Kate Hudson non è bionda nel film? (sic!)
MN: Ho sempre ammirato Kate, e mi sono innamorata di lei al casting. Avevo già fatto un film con un uomo che s’innamora di una bionda e non volevo ripetere questo stereotipo. Kate ha accettato il rischio (?).
Q: Quali sono state le difficoltà produttive per un film così ambizioso?
LDP: Non abbiamo avuto un budget enorme, abbiamo scelto un gruppo di talento e solo alcuni di noi hanno viaggiato in giro per il mondo per studiare le location. Abbiamo una canzone di Peter Gabriel scritta per noi. Tutti hanno collaborato al meglio, è un film che percorre spazi nuovi.
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Q: Ma Kate Hudson è bella anche senza capelli d’oro? :-p