Skins con Mini giunge al suo quinto episodio. Potevamo aspettarci che la puntata, posizionandosi esattamente al giro di boa tra la prima e la seconda parte di stagione, si costituisse come spartiacque in grado di aprire la strada ai successivi sviluppi della trama, o quantomeno, di dare loro una veloce sterzata; eppure Mini non ha nessuna intenzione di assolvere a questo compito e, anzi, riconferma l’impronta autoreferenziale che sembra contraddistinguere gli episodi di questa stagione. E così la puntata si concentra anche questa volta essenzialmente sulla protagonista, concedendo solo di rado, spazio agli altri componenti della compagnia del liceo di Bristol.

La storia di Mini diventa, come sempre in questi casi, la storia della sua famiglia; e così l’episodio lascia ampio spazio ai grandi classici dei drammi parentali, all’interno dei quali si destreggia abilmente la protagonista; il rapporto conflittuale con la madre, quello inesistente con il padre e un patrigno non voluto, diventano i tre ingredienti essenziali a costruire tutto il mondo privato di questa Pin Up che continua a confermare di essere tale solo nello stile. Ma è sicuramente l’abbandono il tema centrale della puntata; e quando il padre di Mini scappa in Australia, svuota il suo appartamento nel giro di 24 ora e cambia (addirittura) numero di telefono, allora capiamo che si tratta senza dubbio di una rappresentazione in grande stile (e il biglietto d’addio è la ciliegina sulla torta).

Eppure non si può fare a meno di notare che la puntata finisce in fin dei conti per subire la sua stessa autoreferenzialità e che il personaggio di Mini, seppure ben raccontato, risente del suo isolamento: la scoperta della sua gravidanza e il supporto di Franky, i conflitti con l’amica del cuore Liv, addirittura il suo rapporto con Alo, diventano tutti elementi secondari nella storia della protagonista, finendo così per contribuire troppo poco alla sua definizione; di conseguenza è la costruzione stessa del personaggio a risentirne dato che questo finisce per essere poco caratterizzato proprio all’interno delle relazioni con gli altri protagonisti dello show.

Scritto da Rossella Carpiniello.

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