Skins dedica il suo secondo episodio a “Rich” e affronta un tema molto caro alla serie, declinandolo secondo il solito, caro gusto a cui ci ha abituato da tempo. Tutte le azioni che costruiscono la puntata sono eccessive, portate avanti al solo scopo di rappresentare un livello emotivo gonfiato al massimo, per poi esplodere in una serie di contenuti deliranti che non avranno altro fine che accompagnare il protagonista della puntata fino all’amara verità: Grace è morta. L’espediente del “delirio” in realtà non è nuovo alla serie, era infatti già stato usato nel corso delle ultime puntate dedicate alla sua seconda generazione, per rappresentare un’altra prematura dipartita, quella di Freddie; sicuramente, rispetto al passato, risulta comunque tutto molto più esplicito in questa puntata, e la storia non si limita semplicemente a mettere in scena riecheggianti voci dall’aldilà.

Con il finale di “Everyone” avevamo assistito all’incidente stradale che aveva coinvolto, nel corso della vacanza in Marocco, Matty, Liv e Grace: Sappiamo che Liv ne è uscita incolume, così come Matty che però è fuggito dal luogo dell’incidente, facendo perdere ogni sua traccia; Grace invece da quel giorno è in coma irreversibile e viene ricoverata all’ospedale di Bristol. Questa seconda puntata ruota interamente attorno alla figura di Rich, e ai suoi rocamboleschi tentativi di eludere la sorveglianza del padre di Grace per ricongiungersi con la fidanzata. Assistiamo, dopo poche scene, quindi ad una strana telefonata al cellulare di Rich che inizia a comunicare con una elusiva Grace, la quale incita il suo cavalier servente a superare ogni ostacolo e raggiungerla in quella stanza di ospedale. Rich esegue e finalmente riesce a vederla, ma già dal primo incontro ci rendiamo conto che siamo di fronte ad una Grace troppo in forma malgrado il coma e intuiamo subito che è solo il frutto dell’immaginazione del protagonista. Le cose precipitano quando il padre di Grace decide di ricoverare la figlia a Zurigo; Rich, in seguito a questa decisione prende possesso della villa, ormai vuota, della famiglia della ragazza e vi resta in attesa del ritorno dell’amata.

Ma non c’è pace per il protagonista, nè solitudine, visto che gli amici riescono a raggiungerlo anche tra le quattro mura del castello: e così gli spazi borghesi della grande villa vengono invasi dall’Heavy Metal in nome di una rivoluzione musicale che Alo è intenzionato a portare avanti, malgrado le resistenze dell’amico: e un concerto metal, in grado di mettere a ferro e fuoco quella grande casa, sembra a tutti la soluzione più ovvia, un modo efficace per ribellarsi ad un padre che non accetta ancora che la propria figlia sia innamorata di un metallaro perditempo.

L’episodio prosegue tra voluti contrasti che tendono a sottolineare le differenze tra Rich e Grace, e tra i loro mondi: al concerto distruttivo e alla rivoluzione proposta da Alo, fanno da contrappunto i filmini dell’infanzia di Grace (che Rich guarda in solitudine, nascosto tra le mura della stanza della ragazza); al singolo “sporcacciona” suonato dalla Band di Rich ed Alo si contrappone “Per Elisa”, riprodotto attraverso la suoneria del cellulare di Rich, che lo avvisa di quelle strane telefonate da parte di Grace. All’interno di questa trama di opposizioni polari si dispiega la sofferenza del protagonista che, tra visioni e echi di voci lontane, riesce a placarsi solo nel momento in cui capisce che la ragazza è morta.

La puntata è senza dubbio ben costruita e il personaggio di Rich commuove dalla prima all’ultima scena; eppure le incursioni “paranormali” che la costellano a volte danno l’impressione di essere eccessive o fuori luogo, lasciandoci con l’idea che gli autori abbiano perso la giusta misura nel tentativo di perseguire quel tipico gusto per l’eccesso che comunque continua a conservare la serie, ma che nel tentativo di descrivere la forte emotività di Rich è stato forse usato in modo inappropriato. Resta comunque l’originalità di mettere in scena la morte di una delle protagoniste della serie già nel corso della seconda puntata di stagione; potremmo forse a questo punto aspettarci che Skins si prepari ad affrontare anche il tema del lutto, cosa mai successa fino ad’ora.

Scritto da Rossella Carpiniello.

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