Si collegano ad internet sfidando le leggi dell’ottica, digitano come se fossero Prometeo, conoscono l’inglese meglio dell’ Oxford Dictionary e concentrano la vita sociale in pausa pranzo o in fila al distributore. Forse non è esattamente così. Forse sono solo degli automi, dei virus del web creati da hacker professionisti. Qualsiasi cosa siano, si meriterebbero l’8 x mille, un fondo della regione, il primo premio a un concorso di bellezza.

Si fanno chiamare subbers, da subtitles, i sottotitoli, quelli che traducono con la velocità e la perfezione che solo una 44 magnum può avere. Aspettano che negli Usa vadano in onda i nuovi episodi delle serie più viste, da Raising Hope a Community, alle nuovissime puntate di Skins fino a quella serie che non vedresti mai e a quei film che non ci fanno vedere. Poi scaricano i sottotitoli originali e iniziano a tradurli, rispettando lo slang, la logica e la grammatica. Alcuni a volte inseriscono note – commoventi – con cui spiegano il significato originale che con la traduzione può perdersi. Non l’avrebbe fatto nemmeno uno Speak and Spell sotto contratto. Dopo la revisione generale, nel giro di massimo 48 ore, i sottotitoli sono pronti e disponibili sul sito. Tutto questo è assolutamente gratis.

Speriamo solo che sottotitolisti di tutto il mondo uccidano, con spargimento di sangue e interiora, i titolisti di tutto il mondo. In particolare quelli che hanno deciso che “Eternal sunshine of the spotless mind” e “Arrested  Development” fossero altro. Intanto scopriamo più da vicino (thank you, James) cosa voglia dire essere un supereroe subber con TutorGirl e Zefram cochrane.

  • Raccontatemi la giornata tipo di un subber: come si divide il lavoro? quanto tempo impiegate? e, diteci la verità, litigate?

Zefram cochrane: La giornata tipo di un subber è diversa da caso a caso, su ItaSA abbiamo studenti, lavoratori, disoccupati, ecc.
Nel mio caso è indicativamente così: al mattino lavoro, se riesco a fare pausa pranzo di norma o vedo qualche telefilm arretrato o revisiono o comunque lavoro per ItaSA, continuo a lavorare il pomeriggio e poi la sera dopo un po’ di “quality time”, ovvero il tempo passato in famiglia (ebbene sì, a 28 anni non sono ancora riuscito a comprarmi casa), si torna a lavorare per ItaSA.

Il lavoro è così strutturato:
Il video viene diviso in parti uguali tra i componenti del team.
I traduttori creano i sottotitoli e li sincronizzano con il parlato.
Il revisore riceve le parti, le “cuce” assieme e pubblica i file.
Detto così sembra che il revisore faccia un’operazione semplice eo veloce, ma così non è.
Un revisore per essere tale deve avere un’ottima padronanza della creazione dei sottotitoli (conoscenza della lingua originale, di quella italiana e abilità nel sincronizzare). Durante la revisione vengono controllate diverse cose:
Correttezza della traduzione.
Resa in italiano.
Continuità dei termini all’interno dell’episodiodella serie (ad es. “Active”, “Treatment” o “Did I fall asleep?” in Dollhouse devono essere tradotti sempre nello stesso modo)

Queste operazioni possono richiedere più o meno tempo a seconda della serie, ad esempio una serie come Lost è molto facile da tradurre e revisionare (nonostante la traducessimo di notte) in quanto i dialoghi sono molto semplici nella quasi totalità dei casi, una come House o Burn Notice lo è molto meno, nel primo caso bisogna prestare particolare attenzione ai termini medici, nel secondo a quelli del gergo dello spionaggio.
Un’altra cosa tutt’altro che banale è la sincronizzazione con il parlato, serie come Castle o The Mentalist hanno protagonisti che parlano molto velocemente, rendendo più difficile questa operazione.
Anche la quantità delle battute influenza chiaramente il tempo che si impiega a tradurre e revisionare. Di norma sono tra le 500 e le 600 per una serie con episodi da 42 minuti, mentre uno dei casi più eclatanti è quello di Hustle: circa 58 minuti e 900-1000 battute.
In ultimo il fatto di avere una trascrizione dei dialoghi o meno è di notevole importanza nel computo del tempo necessario, specie nel caso di serie britanniche, essendo il nostro orecchio principalmente allenato sulla parlata statunitense.

Litighiamo? Sì, certo, una community su Internet non è diversa da una comunità “offline”, si tratta sempre di persone. Siccome siamo davvero tanti (oltre 300 tra traduttori e revisori) questo di norma non crea particolari difficoltà, è facilissimo non interagire con persone con cui non si ha intesa.

  • Ci sono molte leggende metropolitane riguardanti i subbers:

– Ogni subber è dotato di braccia tentacolari per lavorare più in fretta.
– In realtà i subbers si prendono solo la gloria. Il lavoro sporco lo fanno un gruppo di scimmie, sottopagate, ammaestrate nell’arte del sottotitolo.
– In ogni file sono presenti messaggi subliminali per la conquista del mondo.

…quale di queste storie è vera?

Zefram cochrane: Purtroppo nessuna, però mi piacerebbe tanto avere un cervello come quello del comandante Data (o di Link, se leggete Nathan Never) per potere fare molte più cose, visto che il tempo extra-lavoro non mi basta mai.
Sui messaggi subliminali… no, quelli non ci sono, però spesso ci divertiamo a scrivere cose “particolari” nelle descrizioni dei sottotitoli, quelle che su ItaSA vengono visualizzate al momento del download.

TutorGirl: La prima l’abbiamo messa in giro noi sulla base della quantità di serie tv che traduceva e revisionava Smoking Bianco nel 2007-2008.

  • Quali serie, secondo voi, sono state penalizzate dal doppiaggio italiano? C’è un telefilm da (ri)scoprire?

TutorGirl: Sicuramente le comedy, nelle quali non conta soltanto la battuta che viene pronunciata, ma come viene detta, senza contare la difficoltà di rendere i giochi di parole in italiano. The Big Bang Theory e How I Met Your Mother sono due serie tv che possono tranquillamente non essere apprezzate in italiano, ma che difficilmente possono non piacere in lingua originale.

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