Skins 5×04: la recensione
Altra puntata, altro personaggio … questa volta andiamo a conoscere Liv che avevamo un po’ sottovalutato fino a questo momento.
Liv ha una situazione familiare complessa: il padre se n’è andato, la sorella maggiore è in carcere e odia la madre, mentre la madre perde il suo tempo con hobby new age tipo cristalloterapia e alieni. Praticamente l’unica sana della famiglia e la sorellina minore di Liv, che per essere cresciuta in un ambiente del genere e avere 12 (?) anni sembra molto lucida e adulta.
Liv, al contrario della sorellina, non ha proprio la testa sulle spalle. Se la spassa con Nick, il ragazzo di Mini, pentendosene ogni volta, Mini lo sa ma fa finta di niente. Anzi per festeggiare il ritrovato amore (??) con Nick, e per scusarsi della sua stronzaggine raccoglie tutta la combriccola di “amici” e li porta a casa di Liv. Il tutto condito da un sacco, non un sacchetto, di erba e alcool vario.
Ma a Liv tutto questo e la presenza finta amica, della serie tu sai che io so ma facciamo finta di niente, di Mini, non va. Molla la sorellina ad una maratona di film di fantascienza, va ha trovare la sorella galeotta da cui riceve pessimi consigli e va alla stazione degli autobus.
(Piccola parentesi: alle stazioni degli autobus, escluso qualche pervertito, non mi è mai capitato di incontrare nessuno, ma in TV tutto è possibile quindi…)
Olivia si va a sedere accanto al bel tenebroso dalla testa piccola (quello che era apparso a Frankie alla fine della prima puntata); Chiaramente il ragazzo, essendo il bel tenebroso, si trova lì con una sacca verde per prendere il primo autobus e scappare non sa neanche lui dove, ma i suoi piani stanno per cambiare. Infatti un barbone inseguito gli molla un sacchetto di metamfetamine, e da quando i due ragazzi decidono di prenderle inizia quella che, almeno per ora, a mio avviso è la migliore puntata della stagione.
In un crescendo di deliri, immagini distorte, situazioni assurde (il proprietario del negozio di costumi in cui i due finiscono per caso si rivela un pervertito e successivamente, dopo averlo colpito per difendersi, Liv e il bel tenebroso scappano via indossando dei costumi da orsi), tutto accompagnato come sempre da un’ottima scelta musicale, (di cui non vi parlo perché come già detto non capisco niente di musica) i nostri eroi si ritrovano la mattina dopo sul tetto dove hanno passato insieme la notte (ma dove hanno trovato le coperte??) convinti di aver probabilmente ucciso il negoziante maniaco. Decidono quindi di scappare, passando prima da casa di Liv dove i nodi verranno al pettine: Nick se la spassa sia con Mini che con Liv mentre il bel tenebroso altri non è che Matty, il fratello un po’ matto di Nick.
Come sempre in Skins è il tema della propria identità ed individualità che la fa da padrona. Anche se Liv è a suo agio con sé stessa e contenta della propria persona non esita ad annullarsi, bevendo in un sorso bottiglie di vodka, per cercare di farsi perdonare dalle persone che ferisce (Matty, che la perdona e Mini, che non lo fa). Ma forse è proprio l’essere disposta al sacrificio il tratto fondamentale del suo carattere, Liv si rivela quindi molto più matura e aperta di quello che poteva apparire. E come le fa notare la sorellina è inutile che faccia finta di essere una tosta e senza cuore perché non lo è e non le riesce.
Scritto da Flavia Cavallo.
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