Eccoci qui, come ogni anno, per caldeggiare la diserzione dei multisala a favore di qualsiasi alternativa possibile, dal sempreverde racchettone da Riviera fino al torneo di Burraco, così da evitare accuratamente la sconsolante programmazione cinematografica estiva.

C’è da dire che quest’anno il nerd da sala ha un argomento straordinariamente forte oltre ai soliti “così non mi viene l’eritema” e “così non mi va la sabbia negli orifizi”, ovvero “al cinema (per ora) non è consentito il passaggio di striscioni aerei”. Difficile controbattere. Si sospetta quasi un finanziamento occulto della lobby del popcorn per attirare ignari spettatori in fuga dalle spiagge. E costringerli a vedere, come se il trauma non bastasse, cose così:

Body Language: uno degli archetipi della perversione cinefila, il temibile film sul ballo, qui in variante olandese (a beh), ma ambientato a Manhattan (sì beh), con la solita gara di street dance finale che, dopo il 2008, ha smesso di far battere il cuore anche all’ultima teenager coi jazz pants Danza. Visione che segna l’irrimediabile sconfinamento dalla perversione all’autismo cinefilo.

The Purge: ci siamo, è il turno dell’immancabile horror estivo. Che apparentemente sembrerebbe ben sopra la media degli horror estivi, ché James DeMonaco ce la mette tutta per farlo sembrare un film serio, saturo di argomenti ponderosi e pure il buon Ethan Hawke ci crede tantissimo. Peccato che nessuno degli spunti (tanti, pure troppi) venga minimamente approfondito e che tutto sfoci in un permanente WTF. Da guardare senza porsi troppe domande, al massimo “Perché sono qui e non a casa a guardare le ultime puntate di Breaking Bad?”

Il film documentario musicale: e voi direte “Ah! Intendi Springsteen & I!”. Vi piacerebbe. “Ah! Forse allora Viramundo con Gilberto Gil?”. Magari. “(con la voce ormai rotta dall’ansia)…forse il Take the Crown Tour di Robbie Williams..?”. Siamo ancora veramente troppo in alto. Il 5 settembre – che l’estate è ormai agli sgoccioli ma non fatevi ingannare – esce One Direction: This is us. Ammissibile solo per gli under 14 in gravi situazioni di deprivazione culturale e per i dipendenti patologici da slash fictions male/male.

Insomma, l’estate cinefila è come sempre piena di insidie: non uscite nelle ore più calde, bevete tanta acqua, improvvisate cineforum casalinghi ma mai e poi mai avventuratevi in quella mecca dei nachos jumbo e degli orsetti gommosi che è il multisala di periferia. Buona trepidante attesa dell’autunno a tutti!

Scritto da Barbara Nazzari.

Continua a errare su Facebook e Twitter per essere sempre aggiornato sulle recensioni e gli articoli del sito.