Country Strong è la storia di Kelly Canter, una cantante country devastata dall’alcolismo, che, spinta dal marito manager James, si lancia in una nuova tournée. L’accompagnano Beau, un giovane cantautore che la ammira, e Chiles, un’ex reginetta di bellezza e star emergente, pronta a prendere il suo posto.

Dopo Crazy Heart, il binomio alcool-musica country sembra andare per la maggiore a Hollywood, e ne è la prova questo dramma scritto e diretto dalla giovane Shana Feste, che gioca su un terreno molto congeniale al pubblico statunitense, dando vita all’ennesima variazione sul tema della seconda occasione, sulle note del genere musicale americano per eccellenza.

In questo caso, la storia si concentra sulla vita in tournée di un gruppo almeno inizialmente male assortito, lasciando spazio a tutti e quattro i protagonisti – i tre cantanti e il manager – senza che uno prevalga sugli altri. Questa scelta di racconto multipolare, che sulla carta avrebbe consentito agli spettatori maggiori possibilità di identificazione, si rivela però, a conti fatti, fallimentare: nonostante una discreta caratterizzazione psicologica, i personaggi finiscono per smarrirsi in un impianto narrativo dispersivo e privo di pathos, in cui risulta difficile appassionarsi alle loro vicende. Manca, quindi, il coinvolgimento emotivo, al limite della ruffianeria, del film con Jeff Bridges, ma non siamo neanche di fronte ad una brutale ed irrisolta tragedia come Bloodworth: si tratta, piuttosto, di un drammone edificante ma fiacco, solo in parte riscattato da un finale convincente, ma che perde troppo spesso ritmo ed interesse.

Penalizzata da una sceneggiatura così debole, la giovane cineasta si limita ad una regia corretta, da compitino scolastico, e lascia campo libero agli attori, sulle cui spalle si regge il peso di quasi tutto il film. Se la diva Gwyneth Paltrow non si fa problemi a mostrare i lati più sgradevoli e autodistruttivi della sua Kelly (per la quale la regista ha dichiarato di essersi in parte ispirata a Britney Spears), la vera sorpresa è la giovane emergente Leighton Meester, già ragazzina glamour in Gossip Girl, che dona al personaggio di Chiles uno spessore insospettabile, e molta autoironia. Convincenti anche i due protagonisti maschili, il giovane cantautore di Garrett Hedlund e il distaccato marito manager interpretato dalla vera star del country Tim McGraw (curiosamente, l’unico a non cantare, se non in un duetto nei titoli di coda).

Poco memorabile, invece, risulta la colonna sonora, nonostante lo sforzo canoro di tutto il cast, ed appare eccessiva la candidatura all’Oscar per il brano Coming Home, composto da Tom Douglas, Hillary Lindsey e Troy Verges ed interpretato nel film dalla Meester.

Comunque premiato da un buon successo ai botteghini americani, Country Strong è uscito nelle sale italiane in poche copie nel giugno scorso, per poi finire presto nel mercato del DVD.

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