Gli Scaricati – The Harder They Come: la recensione
Nato come veicolo per sfruttare il successo canoro dell’emergente Jimmy Cliff, The Harder They Come ha acquisito nel tempo la fama di vero cult movie. Merito del regista Perry Henzell che, lungi dal girare un semplice musicarello turistico, ha saputo cogliere alla perfezione le atmosfere e le suggestioni della Giamaica dei primi anni Settanta, nella quale le sole strade percorribili erano quelle della musica e del crimine, tra fanatici religiosi, discografici sfruttatori e funzionari di polizia corrotti.
E’ quanto accade al protagonista Ivanhoe Martin detto Ivan (interpretato dallo stesso Jimmy Cliff, nella sua prima nonché migliore prova attoriale), che dopo aver tentato invano di sfondare come cantante, si ritrova a spacciare erba con due pistole in mano.
Singolare quanto riuscita commistione di film musicale e gangster movie, basata sul classico schema narrativo di ascesa-caduta del protagonista, l’opera cavalca l’onda del ribellismo tipico del tempo, attraverso le imprese di un iconico antieroe che parte come controfigura dello stesso Cliff, ma diventa presto un criminale ispirato, fin dal nome, al vero fuorilegge Ivanhoe Martin detto Rhyging, che mise a ferro e fuoco la Giamaica negli anni Quaranta. Determinante, nello spirito di fondo anarcoide che anima il film, l’influenza della blaxploitation americana (si tifa per un bandito nero, soprattutto nella sua sfida alle autorità, come in Superfly) quanto quella del western italiano, resa esplicita nella sequenza dei protagonisti che si esaltano guardando Django al cinema.
La trasformazione di Ivan da sognatore a gangster avviene in maniera graduale e piuttosto credibile, spinta dalla disperazione e dall’ostilità altrui, contro cui si scontra il suo irriducibile desiderio di notorietà. Gli ruotano attorno comprimari dalla morale perlopiù squallida, ma tutti molto umani, dal predicatore ipocrita impersonato da Basil Keane al piccolo boss di quartiere ritratto in tutto il suo viscidume dall’ottimo Carl Bradshaw.
Ma la vera protagonista è l’eccezionale colonna sonora (composta da brani di Cliff, fra cui la hit reggae che dà il titolo al film, di Toots and the Maytals e di altri artisti giamaicani del tempo), che accompagna dall’inizio alla fine le imprese del pistolero canterino, conferendo a The Harder They Come una carica emotiva ancora fortissima a distanza di decenni.
Presentato alla Mostra di Venezia nel 1972, uscito nei cinema dei paesi anglosassoni l’anno successivo e poi redistribuito, per il quarantesimo anniversario, nel settembre 2013, resta tutt’ora inedito nelle sale italiane e non è mai stato doppiato.
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