Venezia 70. Giovani Ribelli: la recensione
Giovani Ribelli: la bromance di Ginsberg e Carr a Venezia 70. “Questo film è pensato per i giovani“, ha dichiarato il regista John Krokidas. Possiamo quindi pensare a Kill Your Darlings come a una storia per Young Adult ambientata nel mondo universitario: al centro del racconto non quattro studenti qualunque, ma gli artefici della Beat Generation: Ginsberg, Carr, Burroughs e Kerouac.
Giovani Ribelli si presenta come un romanzo di formazione, o meglio, di (de)formazione, con il protagonista anti-conformista pronto a ribellarsi alle autorità e a difendere i propri ideali. Kill Your Darlings, infatti, non racconta la storia Sulla Strada dei protagonisti, bensì la nascita del loro rapporto dietro i banchi di scuola. Un punto di vista interessante e inedito anche per la scelta di raccontare il poco noto assassinio di David Kammerer, considerato all’epoca delitto d’onore.
La ricerca dell’emancipazione, evidente nel titolo originale e nel rapporto fra Allen e la madre, sembra però solo la cornice della sceneggiatura di Krokidas e Austin Bunn, più vicina alla bromance fra i due protagonisti e “l’intruso” Kammerer che sulla rivoluzione giovanile pre-Urlo di Ginsberg e colleghi (la freeze scene in cui si muovono esclusivamente Radcliffe e Dane Dehaan). Il pregio di Kill Your Darlings è forse quello di introdurre i Young Adults alla beat generation: da Hogwarts a Urlo, aspetta nuovamente a Daniel Radcliffe il compito di traghettare i giovani verso un importante universo letterario.
Continua a errare su Facebook e Twitter per essere sempre aggiornato sulle recensioni e gli articoli del sito.
Regista: - Sceneggiatore:
Cast: