Siamo così giunti alla quinta puntata della terza stagione di Misfits. Episode Five conferma la linea adottata dalla serie nel corso di questa stagione e si presenta, nel complesso, poco convincente, sia dal punto di vista della storia che da quello della caratterizzazione dei personaggi, i quali, siano essi vecchi oppure di più recente introduzione, non acquistano alcuno spessore nell’evolversi degli eventi, ma al contrario rafforzano un’impressione di “già visto” che sembra crescere di puntata in puntata.

Da un lato, quindi, i vecchi protagonisti non riservano sorprese particolari, e, accontentandosi di un troppo semplice esserci nella storia, finiscono per risultare agli occhi degli spettatori sempre più vacui; dall’altro lato, poi, i personaggi introdotti in questa stagione non sono assolutamente all’altezza delle aspettative e finiscono per risultare mal definiti. Ed è così sia per Rudy, a cui questa puntata dedica più spazio rispetto alle precedenti, che per Seth (l’uomo dei poteri), che già a partire dalla scorsa puntata avevamo cominciato a conoscere meglio.

Nel primo caso la somiglianza col personaggio di Nathan continua ad essere quasi imbarazzante, nel secondo la Love Story con Kelly, pur essendo centrale rispetto agli avvenimenti della puntata, non regala scossoni o bizzarrie, ma finisce per inserirvisi in modo quasi anonimo.

Ma è anche dal punto di vista dei contenuti che questo quinto episodio delude: e se la storia su cui è incentrata la puntata può tranquillamente esser definita banale, fastidioso invece risulta un certo, insospettabile, sentimentalismo che fa improvvisamente capolino all’interno di quell’universo del grottesco a cui la serie ci aveva abituato. La stessa vena sentimentale diventerà, poi, la cornice in cui sarà incluso il secondo omicidio accidentale di stagione; in considerazione del fatto che queste morti possono essere considerate il leitmotiv della serie sin dai suoi esordi, dobbiamo ammettere che, nel caso specifico, la puntata trasforma questo momento tipicamente misfittiano che finisce per assumere un valore totalmente alieno rispetto a tutto ciò che è stata la serie finora.

Scritto da Rossella Carpiniello.

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