Impossibile parlare di “Baelor”, penultima puntata di questa prima stagione di “Game of Thrones“, senza focalizzare l’attenzione  sullo sconvolgente finale che, col senno di poi, aleggia su tutto l’episodio come una spada di Damocle e a cui non si era davvero pronti. Un sacrificio silenzioso realizzato senza onore e riscatto, un tradimento di ideali oltre che di intenzioni che dona una forte linea di drammaticità ad un episodio sostanzialmente emotivo, basato sulla psicologia dei personaggi.

Cronologicamente, comunque, “Baelor” si apre con la silenziosa e buia sofferenza di Ed Stark imprigionato nei sotterranei di Approdo del Re le cui uniche parole e intenzioni arrivano alle orecchie dell’ambiguo consigliere Varys, ed è proprio quest’ultimo a consigliargli di confessare il proprio tradimento e riconoscere l’inutile Joffrey come Re tradendo ogni  suo principio di onore e lealtà. Ma in gioco, questa volta, oltre alla vita dello stesso Ned c’è anche quella delle sue due figlie in particolare quella di Sansa rimasta tra le grinfie dei Lannister.

Fuori dalle mura di Approdo del re, verso nord, incalza la guerra tra gli eserciti  di Tywin e Jaime Lannister e Rob Stark separati da poco più di un fiume. Risoluto, coraggioso e degno leader Rob accetta un compromesso piuttosto oneroso con il meschino lord Frey, signore delle fortezze che controllano il passaggio sul grande fiume, pur di far passare le sue truppe e mettere a segno un colpo contro l’esercito di Jaime.

In guerra, a fianco del padre Tywin, c’è anche Tyrion, il folletto, a cui è dedicato molto spazio all’interno dell’episodio anche perché è probabilmente il personaggio che dalla psicologia più complessa: pur essendo un Lannister egoista e opportunista sembra pendere sempre più dalla parte dei “giusti” anche se il cammino per la redenzione è ancora decisamente lungo.

La situazione precipita anche al di la del mare stretto nella terra dei Dothraki dove Kahl Drogo ridotto in fin di vita a causa delle ferite subite nel duello di “The Pointy End” viene protetto da Daenerys che ricorre persino alla magia proibita del sangue per cercare di salvarlo andando contro tutte le regole del Khalasar.

Il vero leit motiv di “Baelor” è la scelta tra sentimenti e dovere di fronte a cui vengono posti tutti i personaggi e che sempre comporta sacrifici e non fa eccezione jon Snow relegato nella fredda Barriera e combattuto tra il giuramento fatto ai Guardiani della Notte e la fedeltà al fratello Rob impegnato in difficile guerra. Inutile dirlo ma “Game of Thrones” sembra non perdere un colpo con continui colpi di scena e un ritmo costantemente in ascesa che crea una grande aspettativa per  il finale di stagione “Fire and Blood”.

Scritto da Francesco Neri.

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