Andrà in onda, questa sera, su The CW, il season finale di Supernatural. In previsione di uno scoppiettante finale di stagione, sicuramente ricco di colpi di scena, la rete ha pensato bene di riunire le ultime due puntate in un unico appuntamento, forse nel tentativo di rimediare ad una programmazione gestita un pò troppo a singhiozzo durante l’anno.

Riprendendo le fila del discorso, proviamo a riassumere in breve quello che è accaduto ai fratelli Winchester a partire dalla puntata di svolta che ha chiuso la prima parte della stagione. Sappiamo che, dopo vari tentativi, Dean ha trovato il modo di restituire l’anima a Sam, grazie all’intervento di Morte. Sappiamo, poi, che Crowley è morto per mano di Castiell e che, quindi, i rapimenti e le torture ai danni degli esseri sovrannaturali sono terminati. Nel corso della prima parte di stagione, inoltre, siamo venuti a conoscenza anche dell’esistenza di una madre da cui discendono tutti i “mostri” a piede libero sulla terra. Successivamente, con una sorta di ascensione al contrario, questa madre (Eve) è risorta dal Purgatorio sotto le sembianze di una giovane donna, opportunamente immolata per la causa. Continua, infine, la guerra civile in paradiso e Castiell, troppo impegnato al “fronte”, ha sempre meno tempo da dedicare ai fratelli.

La seconda parte della stagione prosegue senza troppi scossoni fino alla ventesima puntata, sviluppando gli spunti narrativi introdotti nella prima molto blandamente, tanto da lasciare sospesi gli snodi principali della storia, sicuramente pensando ad una rincorsa “dell’ultimo minuto” in vista del gran finale. Se Sam deve fare i conti con quel muro “da non grattare”, regalo di Morte e necessaria barriera difensiva che lo preserva dai ricordi della passata esperienza agli Inferi, Dean è sicuramente più rilassato nel corso di questa seconda parte di stagione e recupera un pò del suo sense of Humor (che ci mancava). Eppure il caso “Muro” si sviluppa poco e trasversalmente nel corso delle puntate; più importanza viene concessa, invece, a Eve: questa sorta di divinità purgatoriale, infatti, sarà al centro dei pensieri dei fratelli Winchester almeno fino alla puntata 20; cercata, studiata, eppure mai intercettata direttamente, Eve è letteralmente un rompicapo da risolvere  (troppo antica, troppo sconosciuta, troppo immortale), fino a quando i fratelli non scoprono il suo punto debole e, presto detto, la fanno fuori.

In compenso, sempre nel corso della ventesima puntata, ritornano alla ribalda i personaggi rimasti un pò in sordina nel corso della stagione: e così ecco che torna Crowley (redivivo, recuperato in corner) che si scopre, sorprendentemente, essere in combutta con Castiell. E si ricomincia a ragionare.

La scorsa puntata si è posta quindi come una sorta di introduzione al gran finale, il quale promette (senza lasciar troppi dubbi) colpi di scena importanti e risoluzioni, forse troppo attese, riguardo ad una trama che fino a questo momento stentava a costituirsi in un insieme compiuto. Nonostante questo, non riesco a non considerare questa sesta stagione poco convincente nel suo insieme; nel corso di queste venti puntate sembra quasi che gli autori abbiano puntato al depistaggio, disseminando spunti narrativi mai guidati verso una loro naturale evoluzione, per poi operare una sorta di “scatto in avanti” in vista del traguardo finale.

Sicuramente è indubbio che il season finale di Supernatural  promette molto, ma non è altrettanto sicuro che riuscirà a rimediare alla sensazione di sospensione che ha caratterizzato l’intera stagione. Sensazione aggravata, poi, da una programmazione davvero pessima  che, attraverso troppe, e troppo lunghe, interruzioni, ha reso ancor più frammentaria una storia che era già di per sè poco consistente.

Scritto da Rossella Carpiniello.

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