EditorialediGiampiero Raganelli,21 dicembre 2016
Un bel Natale horror rosso shocking
Quando il rosso non è solo quello di Babbo Natale
Tra i momenti cult cinematografici dedicati al Natale, in chiave di sana dissacrazione, non si può non ricordare il Woody Allen che in Io & Annie attraversa Los Angeles in macchina lanciando epiteti contro l’architettura trash della città della California. Un bel Babbo Natale con renne che spicca in un giardino, tra le palme, sotto un sole cocente. E poi chioschi di hot dog a forma di hot dog e per finire l’insegna di una sala cinematografica che sfoggia il classico double feature (la doppia proiezione tipica dei drive in americani) con due bei titoli horror: House of Exorcism e Messiah of Evil. Il primo di questi due film dovrebbe essere nientemeno che la riedizione con un nuovo montaggio del 1975 di Lisa e il diavolo del Maestro Mario Bava. Il secondo è un horror del 1973, di Willard Huyck e Gloria Katz, che vede una impaurita protagonista giungere a una cittadina di mare, ancora, californiana, dove gli abitanti aspettano catatonici l’arrivo di un nuovo messia.
Per chi vive il Natale con il dovuto senso dell’orrore, e vuole rifuggire dal buonismo stereotipato di questa festività, anche senza essere in California, perché non rifugiarsi nell’horror cinematografico vero, come avranno fatto gli spettatori del cinema davanti al quale passava Woody Allen, per un Natale horror? Lo stesso Dario Argento faceva risalire a un Natale il trauma di un suo personaggio in Profondo rosso. Da bambino accanto all’albero addobbato, come tutti i bimbi del mondo, assisteva all’omicidio del padre a pugnalate, da parte della madre impazzita, con il coltello insanguinato che cadeva sul pavimento.
I film horror e slasher che hanno voluto macchiare di sangue la magica atmosfera natalizia, secondo l’ingrediente classico del perturbante freudiano, non sono pochi. Christmas With The Dead, film del 2012 di Terrill Lee Lankford, tratto da un racconto di Joe R. Lansdale, vede un affettuoso padre di famiglia intento nelle decorazioni natalizie, quando la sua cittadina viene invasa da orde di zombie; You Better Watch Out! di Jason Byrn e Michael Welch, del 2013 – che prende il titolo da una strofa di una canzone natalizia, Santa Claus is Coming to Town –, un’antologia di racconti del terrore ognuno dei quali dedicati a una specifica festività; lo stesso titolo di un film del 1980, anche chiamato però Christmas Evil (che storpia il termine inglese per la vigilia “Christmas Eve”), di Lewis Jackson, dove un serial killer vestito da Babbo Natale massacra le sue vittime con un’ascia; Silent Night, Deadly Night – Natale di sangue (1984) di Charles E. Sellier Jr. vede ancora un omicida segnato dal trauma infantile, l’aver assistito all’omicidio dei propri genitori da parte di un rapinatore vestito da Babbo Natale; il britannico Non aprite prima di Natale! (Don’t Open Till Christmas, 1984) di Edmund Purdom, con ancora un assassino fare fuori in modo molto efferato tutti i Babbi Natale che gli capitano sotto tiro; inglese anche il recente Christmas Slay (2015) di Steve Davis, ambientato nella pittoresca campagna old england dove ancora impazza un Santa Klaus killer.
Agli appassionati, a tutti coloro che, con sano spirito cinefilo, metterebbero nella culla di un presepe alternativo il bambino di Rosemary, confidiamo di aver dato buoni suggerimenti per un Natale horror.