EditorialediBlogger Erranti,6 novembre 2014
Verso Sud
Quanto ci lamentiamo ultimamente? Meglio scappare dall’Italia; una volta certe cose non sarebbero successe; i giovani d’oggi non sanno apprezzare le possibilità che hanno, e via dicendo. Un sentimento generale che tende a far perdere la bussola, regalandoci più alibi per l’inerzia, di quanti ne avremmo bisogno. Noi cinefili, poi, siamo geneticamente portati al vittimismo a causa di quella lente d’ingrandimento che è il cinema, troppo spesso motivo del nostro essere diversamente abili nell’osservare il mondo e nel codificarlo.
Basta poco per gettarci nello sconforto: la diminuzione continua degli spettatori in sala, la vittoria al botteghino di film impresentabili, la cecità dei distributori italiani che puntano su commedie che incassano pochissimo ignorando grandi capolavori, i film visti sugli smartphone, e via dicendo. Forse non è poco, ma ormai è una realtà con cui fare i conti, che non ci deve e non ci può buttare nello sconforto. Il mondo è cambiato e bisogna farsene una ragione. I media sono cambiati ed è giunto il momento di smettere di frignare e trarne il meglio possibile. C’è chi si indigna e chi guarda avanti, cercando di non perdere la bussola. Poi c’è chi quella bussola la condivide, come il “bravo abitante del mondo contemporaneo” dovrebbe fare. Condivisione è la parola chiave di questo pazzo e sfidante mondo e noi di Cinema Errante vorremmo mettere a disposizione la nostra bussola per decifrare il cambiamento nel mondo dell’audiovisivo.
Non pretendiamo di avere la verità in tasca, ma sappiamo che troppo spesso ci si lascia andare al paternalismo, alla tifoseria, allo schierarsi senza se e senza ma, che si tratti di un film, di una serie tv, di un partito politico. È la paura dei cambiamenti che ci guida e le certezze la esorcizzano. Per questo dobbiamo ricordarci la più forte e ricorrente lezione di vita che i film ci hanno insegnato e continuano a insegnarci: non importa quanto le condizioni siano avverse, l’importante è fare sempre del proprio meglio per trovare la strada. E per noi cinefili la bussola è il cinema e al momento ci indica di camminare controcorrente. Verso sud.
Scritto da Sara Sagrati.