Misfits 3×06: la recensione
Misfits, Episode Six pone di fronte a un bivio: tergiversare sulla dissoluzione della serie con frasi del tipo non ci sono più le mezze stagioni o qui una volta era tutta campagna (ma giunti al sesto episodio risulterebbe ridondante e noioso più della puntata stessa) o lasciare da parte quello che lo show è stato e analizzare la puntata da zero. Siamo erranti, cerchiamo di perderci in entrambe le vie.
Questa settimana gli autori si concentrano su Rudy, il suo pene (che per non inimicarsi il Moige d’ora in poi chiameremo “Don Matteo”) e Curtis incinto. È tutto molto bizzarro, la curiosità c’è.
L’episodio inizia con la new entry del gruppo intenta a districarsi fra tre sfortunate donzelle, una delle quali finirà per giurargli amore eterno subito dopo una sveltina degna dei romanzi di Bret Easton Ellis. Lui la inganna, lei lo punisce con un potere castrante che manderà in panchina Don Matteo per il resto della puntata. Lo svolgimento della vicenda arranca poi tra un mare di stereotipi a cui non verrà aggiunto nella di nuovo. Segue la redenzione del protagonista con discorsetto strappalacrime davanti a una folla basita, probabilmente perplessa da cotanta banalità. E se alla fine ci si aspetta un risvolto ironico, considerata l’impronta cazzona dello show, non è così: il tutto e tremendamente serio, manco fossimo a “Dawson’s Creek”.
In parallelo abbiamo la difficile situazione di Curtis/Melissa incinto a causa del suo stesso sperma. L’espediente della teenager in stato interessante non è certo una novità nel campo seriale, anzi è uno degli artifici più abusati di sempre, ma un maschio in dolce attesa può essere interessante. C’è del genio. Niente da fare: completamente impreparato all’evento il ragazzo cambia il suo potere a fine episodio. Il modo in cui è stata liquidata la storyline (forse la meglio riuscita di questa terza stagione) e la vicenda del concepimento è sbrigativo, ma evidentemente non c’è più spazio per parlare dell’universo adolescenziale e delle sue difficoltà, se il tutto può essere comodamente superato scambiando il proprio potere in qualcosa di più congeniale.
Adesso si passa a resuscitare i morti, uno stratagemma che metterà le basi per gli episodi finali e che servirà ad approfondire meglio Seth, deciso a riportare in vita la sua ex ragazza. Il promo di Episode Seven promette bene, ma ormai è (quasi) certo: Misfits è ingannevole più di ogni cosa.
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Non definirei fisiologico un calo alla terza stagione (da sei/sette episodi, non da venti); è peggio, gli autori hanno perso troppo presto il senso oglobale del racconto, e il risultato è la mediocrità condita con scelte narrative raffazzonate.
Certo non è tutto oro quello che luccica, ma la stagione è stata gradevole. il calo di qualità è anche fisiologico, è successo a serie tv migliori, nonostante tutto rimane una serie con dei personaggi molto ben strutturati!
secondo me sei un tantino esagerato. Molti dei difetti che hai descritto li ho riscontrati anche io, ma dalle tue rece sembra che questa stagione sia un disastro completo, io invece ho visto anche molte trovate gradevoli.
Il passo indietro c’è, non si può negare, ma non affossiamo troppo tutto quanto.