Sils Maria: la recensione
Filmare la contemporaneità è sempre più difficile. Oggi che i rapporti umani sono sempre più veicolati dai mezzi di comunicazione, mettere in scena la connessione tra individui che fissano lo schermo di un computer, digitano su uno smartphone o pinchano il touchscreen di un tablet non è uno spettacolo emotivamente coinvolgente. Molti sceneggiatori, infatti, stanno […]
Boyhood: la recensione #1
Cos’è il tempo? È possibile fermarlo? Forse è possibile fissarne degli istanti, che si staccano dal correre continuo degli eventi, e se ne stanno lì, sospesi, nella memoria, a fluttuare. Non sono quasi mai momenti importanti, si tratta sempre di dettagli, felici o meno, di avvenimenti per lo più insignificanti. Boyhood, capolavoro di Richard Linklater, […]
Boyhood: la recensione #2
Girato per brevi periodi tra il 2002 e il 2013, Boyhood è un’esperienza cinematografica innovativa che copre 12 anni di vita all’interno di una famiglia. Al centro c’è Mason (Ellar Coltrane, scelto tramite audizione da piccolo), che con la sorella Samantha (Lorelai, figlia di Richard Linklater), vive un viaggio emozionale e trascendente dall’infanzia all’età adulta. […]
La Spia: la recensione
Presentato recentemente al Festival di Roma, esce ora nelle sale italiane La Spia, in originale A Most Wanted Man, di Anton Corbijn, regista olandese al suo terzo lungometraggio di finzione che in precedenza fu storico fotografo della scena post-punk londinese, nonché regista di video e documentari musicali. Corbijn mette assieme per l’occasione un cast eterogeneo […]
True Detective – Stagione 1: la recensione
Il fascino indiscutibile di True Detective può essere ricercato in numerosi elementi, benché ognuno di questi non ne esaurisca il magnetismo addirittura vischioso. Innanzi tutto l’atmosfera che evoca nella memoria di chi guarda un’infinità di rimandi cinematografici: da Children of the Corn di Fritz Kiersch a The Sacrament di Ti West, per poi passare a […]
Assayas in 4. l’Eau Froide: la recensione
“Ho i miei libri, i miei dischi, le mie carte e nessuna esperienza”. Sono storie di identità in definizione quelle di Assayas, ne L’eau froide o nel più recente Après mai, che partono dal medesimo spazio del ricordo autobiografico e collettivo – lo scenario politico dei primi anni ’70 – per muoversi più in profondità, […]