Manet: Ritratti di vita, nuove forme di Exhibition
Nella stessa settimana in cui a Palazzo Barberini Peter Greenaway tiene una lectio magistralis sotto un affresco del XVII secolo di Pietro da Cortona, dichiarando senza mezzi termini che il cinema deve spezzare il proprio legame con la letteratura e votarsi alle arti figurative, inaugurava la mostra Manet – Ritratti di vita: ma sul grande […]
La madre: la recensione
La madre di Andres Muschietti. «Le mamme e i papà ci provano a fare le cose bene, ma a volte fanno un gran macello» dice Jeffrey alla figlioletta Victoria (Megan Charpentier). E questo papà un macello l’ha fatto per davvero, avendo appena ucciso la moglie e due colleghi d’ufficio. Effetto Wall Street, come nel ’29: […]
Horror Ketchup – Premonition: la recensione
Vedi Sandra Bullock e poi muori: perché, in effetti, in Premonition di Mennan Yapo non c’è molto altro per sopravvivere alla noia. È singolare che il noto sito internazionale Rotten Tomatoes abbia raccolto una miriade di giudizi negativi del pubblico su questa pellicola del 2007, fino a classificarla, per pura statistica critica, tra le peggiori […]
Horror Ketchup – Amityville Possession: la recensione
Amityville Possession di Damiano Damiani è uno di quei casi di decentramento creativo da parte di un autore impegnato su tutt’altro versante della propria produzione, col risultato di un’incursione di genere che proprio in ragione di quella diversità di sguardo, di quella para-normalità, riesce del tutto peculiare. Il film di Damiani segue il primo della […]
Blue Valentine: la recensione
Il romanticismo straziato di Blue Valentine di Derek Cianfrance, vien da dire, non è sufficiente a farne un film d’amore. Ma forse il break-up movie, specie in queste forme sofferte e intrise degli umori svaniti del sentimento giovane, rientra a suo modo nell’ampia e sfumata categoria delle love stories. Col pregio, nel caso presente, di […]
Sinister: la recensione
Sinister di Scott Derrickson, dai produttori di Insidious e Paranormal Activity, è la ridigestione del vecchissimo spunto orrorifico dell’uomo nero: ennesima, per pinguedine del filone, ma di qualità tale da non disperdersi negli almanacchi neri. La tensione del thriller si sublima sul piano ancestrale del terrore, se il “sublime”, scomodando nientemeno che Edmund Burke, riguarda […]