Assayas in 4. l’Eau Froide: la recensione
“Ho i miei libri, i miei dischi, le mie carte e nessuna esperienza”. Sono storie di identità in definizione quelle di Assayas, ne L’eau froide o nel più recente Après mai, che partono dal medesimo spazio del ricordo autobiografico e collettivo – lo scenario politico dei primi anni ’70 – per muoversi più in profondità, […]
Detour. Gare Du Nord: la recensione
La Gare Du Nord è una delle principali stazioni ferroviarie della capitale francese, crocevia di turisti e di pendolari, attraversata da un’umanità variegata: a questo melting pot di varie umanità la regista francese Claire Simon ha dedicato un dittico, composto da un documentario – Geographie Humaine – e da un film di finzione: Gare du […]
Mood Indigo – La schiuma dei giorni: la recensione
Edito nel 1947, La schiuma dei giorni di Boris Vian è un romanzo cult della letteratura francese, che fonde un’anima surreale sorretta da un forte sperimentalismo linguistico – erede dell’avanguardia surrealista e della patafisica di Alfred Jarry – a una concezione di stampo esistenzialista. Da questo libro anarchico, strambo e geniale che Queneau definì “il […]
Molière in bicicletta: la recensione
Molière in bicicletta, ultima opera di Philippe Le Guay, è innanzitutto un film sul recitare. Al centro dell’intreccio due personaggi opposti: Gauthier Valence (Lambert Wilson), attore di successo abituato alla vita mondana, protagonista della popolare serie televisiva “Dottor Morange”, e Serge Tanneur (Fabrice Luchini, che è anche cosceneggiatore del film insieme al regista), un prestigioso […]
La vita di Adele: la recensione
La vita di Adele è un titolo – per una volta fedele all’originale – tanto semplice quanto perfetto: l’ultimo film di Abdellatif Kechiche, vincitore della Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes, è una porzione estesa ed estendibile di una vita, quella di Adèle appunto, che nella provincia francese ha diciassette anni e va a scuola, […]
Venere in pelliccia: la recensione
“L’amore per la pelliccia è qualcosa di innato”. Chi non comprenderebbe l’allusione dell’autore, anzi pardon, dell’adattatore Thomas, protagonista di Venere in pelliccia, film presentato in concorso a Cannes da Roman Polanski, che dell’ambiguità e dei sottintesi che sono spesso i sotterranei bui dell’inconscio, è il maestro? In un teatro parigino, Thomas, autore e regista dell’adattamento […]