G.I. Joe – La nascita dei Cobra, film uscito nel 2009, interpretato dai giovani emergenti Channing Tatum e Sienna Miller, per la regia di Stephen Sommers, narra la prima avventura dei G.I. Joe, una speciale unità militare d’élite, alle prese con un’organizzazione terroristica guidata da un noto mercante d’armi.

Ispirandosi alla famosissima linea di action figures, già protagoniste, a metà anni Ottanta, di storie a fumetti e serie televisive d’animazione, lo specialista dei blockbuster pirotecnici Stephen Sommers porta a completa maturazione il mix di azione e umorismo già sperimentato in Deep Rising e La mummia, realizzando un giocattolone chiassoso e a tratti divertente. Mestierante sicuro di sé, Sommers evita ogni effetto nostalgia che sarebbe potuto scaturire da un simile recupero di personaggi e situazioni di stampo prettamente vintage, e preferisce rivolgersi a un pubblico più vasto, sfoderando costumi e gadget hi-tech assenti dalla versione classica, ma soprattutto adattando il franchise al gusto cinematografico odierno, con un’operazione di rinnovamento analoga a quella messa in atto da Michael Bay con la saga di Transformers.

Originariamente un’elite militare statunitense, nata nel contesto del rinnovato clima da guerra fredda dei primi anni Ottanta che vedeva, secondo la concezione reaganiana, gli Stati Uniti come polizia del mondo, contrapposti all’impero del male sovietico, i G.I. Joe diventano, in questa versione rinnovata, una forza internazionale di pace, multietnica e non governativa, alle prese con minacce terroristiche globali memori dell’incubo Al Qaeda. Il regista mette a disposizione dei suoi soldati tute aerodinamiche che sembrano costruite da Tony Stark, pistole ad impulsi energetici e terrificanti nanomacchine capaci di inibire le funzioni cerebrali quanto di divorare il metallo, e dà vita a uno spettacolo visivamente godibile, soprattutto nell’adrenalinica sequenza d’azione ambientata a Parigi, dall’epilogo catastrofico.

Fra incredibili esplosioni e combattimenti all’ultimo sangue in cui qualsiasi arma è lecita, inframezzati da battute di grana grossa ma qualche volta divertenti (affidate soprattutto al nero Marlon Wayans, quartogenito della stirpe di comici che ha dato vita alla serie Scary Movie, qui nel ruolo del pilota Ripcord), a mancare è però un impianto narrativo abbastanza robusto da supportare bene un simile tripudio di effetti visivi: la trama risulta, infatti, fin troppo incalzante, con le sequenze dei background esageratamente slegate dall’insieme (poco approfondite quelle relative ai ninja rivali Snake Eyes e Storm Shadow, interpretati rispettivamente da Ray Park e Byung-Hun Lee), e la caratterizzazione dei personaggi non è sempre convincente, a prescindere dalle numerose licenze che gli sceneggiatori si sono concessi rispetto alle storie originali.

Se il protagonista Duke, muscoloso novellino dal futuro promettente, appare poco carismatico, anche per colpa della totale monoespressività del bisteccone Channing Tatum (fresco di Step Up e non ancora noto al pubblico femminile come spogliarellista macho di Magic Mike), al contrario la grintosa Baronessa, originariamente dalla parte dei cattivi ma promossa qui a primadonna, si rivela il vero cuore pulsante della vicenda, grazie anche alla buona prova di una Sienna Miller in versione mora decisamente sexy nella sua tuta aderente nera; il duello con la rivale Scarlett, interpretata dalla rossa Rachel Nichols, la vede schiacciare l’avversaria in tutti i sensi, ma non è il solo caso. In generale, in questa prima uscita in live action dei G.I. Joe, i nemici risultano molto più interessanti dei protagonisti: ottimi il boss megalomane Destro, dall’eloquio istrionico del britannico Christopher Eccleston, e il geniale Dottore alias Cobra Commander ritratto da Joseph Gordon-Levitt, che recita per quasi tutto il film con il volto nascosto da una maschera, ansimando come Darth Vader. Più modesti, al contrario, i buoni, guidati da uno spento Dennis Quaid con la pancetta, nei panni del generale Hawk.

Grande successo al botteghino, G.I. Joe si è ritagliato un posticino accanto ai cinecomic Marvel e DC, dei quali si può considerare una sorta di cugino un po’ naif, ma non per questo meno riuscito rispetto alla sopravvalutata saga dei Transformers. Il seguito, G.I. Joe – La vendetta, annunciato già nel 2010, è in uscita a fine marzo 2013, in 3D, con pochi personaggi in comune e un nuovo regista.

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Leonardo L.
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