Cinema Errante Awards, i premi dedicati al meglio del cinema, della musica e delle serie TV 2012.

Continua l’assegnazione di premi contundenti di Cinema Errante. Stavolta a concorrere slealmente ci sono attori, sceneggiatori e la categoria fumetto e animazione.


Iniziamo con la nomination di Miglior Attore anche detta “Troy McClure, ci ricordiamo di te”: la scelta non è certo facile.

Leonardo DiCaprio in Django Unchained. Francofilo (ma guai a parlargli in francese) e con un debole per la lotta mandingo, il cattivo Calvin Candie deve il suo fascino sadico al viso candido e barbuto di Leonardo DiCaprio. Se agli inizi aveva la nostra curiosità, adesso il ragazzo di L.A. ha tutta la nostra attenzione.
* Inutile aggiungere che Cinema Errante aderisce alla campagna “Leonardo DiCaprio merita di vincere l’Oscar“.

Matthew McConaughey in Killer Joe. È con questo ruolo di psycho killer extra cool che abbiamo sostituito la sua immagine nudo a suonare i bonghi con la sua immagine nudo con cappello da cowboy texano. Anche solo per la scena del pollo, è subito Oscar.

Joaquin Phoenix
in The Master. Dalle scapole agli angoli della bocca, la recitazione di Phoenix è anatomica. In fuga tra i campi o da una parete all’altra, è il suo corpo a definire lo spazio. Macchina attoriale come poche, il master che vorremo seguire in fin dei conti è proprio lui.

Jean-Louis Trintignant
in Amour. È la sua interpretazione in Amour, in coppia con Emmanuelle Riva, a rimanere impressa nella memoria, per restare. Senza Georges, neanche ci ricorderemo che cos’è l’amore.
“[…] I don’t remember. I don’t remember the film either. But I remember the feeling. That I was ashamed of crying, but that telling him the story made all my feelings and tears come back, almost more powerfully than when I was actually watching the film, and that I just couldn’t stop”.

Christoph Waltz
in Django Unchained. Un tedesco simpatico di questi tempi va sicuramente premiato, se poi il volto è quello sfacciatamente adorabile di Waltz, si fa presto a non resistere. Ma il premio simpatia va al suo Djesus Uncrossed.

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La gara continua con le nomination per la Miglior Sceneggiatura, categoria dickensiana anche dettaè una cosa disdicevole, ma qualcuno deve pur farlo”. A tirarsi palline di carta con la bic-cerbottana sono:

Joss Whedon The Avengers. “Un dio gracile“: con queste parole Hulk smonta Loki, cattivo montato e mediocre, in una delle tante battute cult sfornate da una sceneggiatura impeccabile. Uno dei film fumetto più divertenti e soddisfacenti degli ultimi anni.

Lynne Ramsay e Rory Kinnear E ora parliamo di Kevin. Coppia anche nella vita privata, Ramsey e Kinnear riescono a restituire una tragedia greca per immagini più che per parole, dando forma proprio a ciò che le parole non dicono (niente spiegoni insomma). Cinema che attacca il basso ventre “come ti siringassero da dentro le budella e le graffettassero e punzecchiassero, insomma tanti scorpioncini appesi al tubo digerente”.

Valérie Donzelli e Jérémie Elkaïm La guerra è dichiarata. È la loro stessa vita di coppia, tra un atto di Shakespeare e un’ondata di Nouvelle Vague, protagonista dello script. Metacinema, metavita, qualsiasi cosa sia spezza il cuore. “Valérie e Jérémie ci hanno raccontato di loro, del loro amore e di loro figlio in primissima persona. Un atto di coraggio straordinario, forse difficile da condividere ma profondamente chiaro e lucido nella compiutezza impeccabile del film”.

Tracy Letts Killer Joe. “Everybody in Tracy’s stories gets naked or dead”, rassicura la madre di Tracy Letts. Sarà merito delle letture pulp di Jim Thompson, del white trash di Harry Crews e dell’essere nato a Tulsa, Oklahoma, se questo script sa di polvere, pioggia e pollo fritto.

Sharla Smith: You want some chicken? I stopped by the K-fried-C.
Killer Joe Cooper: Yes, please.
Sharla Smith: Help yourself, it’s on the stove.
Ansel Smith: Get it for him, would you hun?
Sharla Smith: Sure. White or dark?
Killer Joe Cooper: Leg.

Wes Anderson e Roman Coppola Moonrise Kingdom. Amore e anticonformismi, ragazzini strambi che fanno gli adulti e adulti che sembrano ragazzini. Sarà anche vero che, come dicono I Cani, nei film di Wes Anderson “i cattivi non sono cattivi”, ma testardi egoisti sì, eccome. La risposta è nella ribellione di una fuga, in un crescendo di situazioni che smascherano l’assurdità di ossessioni istituzionali e diffondono solidarietà. La scrittura è un tutt’uno con l’aspetto visivo, come dimostrano gli stralci di sceneggiatura diffusi online, che potete trovare qui.

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Ecco le cinque nomination per la categoria Miglior Film Fumetto e Animazione, tra attesi blockbuster, ritorni all’origine, gioielli recuperati e conferme.

The Avengers di Joss Whedon. “Un dio gracile“: con queste parole Hulk smonta Loki, cattivo montato e mediocre, in una delle tante battute cult sfornate da una sceneggiatura impeccabile. Uno dei film fumetto più divertenti e soddisfacenti degli ultimi anni.

Il castello nel cielo di Hayao Miyazaki. Ripescato dal lontano 1986, è uno dei primi gioielli dello Studio Ghibli, forse qualche gradino inferiore ad alcuni capolavori successivi, ma che contiene già molti elementi della poetica dell’autore giapponese: toccante e magico.

Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno di Christopher Nolan. Punto di arrivo della trilogia che ha rilanciato l’icona dell’uomo pipistrello e alzato l’asticella del cinecomic. Oscuro e metaforico, ricco di riferimenti all’attualità, non manca di epica.

Frankenweenie di Tim Burton. Ritorno alle origini per Burton, il quale può così unire l’ispirazione e la poesia originaria con il mestiere e il talento di 30 anni di carriera. Forse un po’ troppo citazionista e auto-citazionista, riesce comunque a toccare vette di fascino dark e di commozione.

Pirati! Briganti da strapazzo di Peter Lord e Jeff Newitt. Meno pubblicizzati e celebri di altre premiate factory del cartoon, gli studi Aardman regalano un altro piccolo gioiello di comicità, avventura e ricerca visiva. Per piccoli e per grandi, diverte e allieta tutti.

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Volume uno: Robert Pattinson è mio amico, Miglior Nudo, Miglior Combattimento, Miglior Barba.
Volume tre: Miglior Serie TV, Miglior Album.
Volume quattro: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attrice.

Attenzione: È possibile votare fino al 5 marzo alle 23.59. I vincitori saranno annunciati il 7 marzo su wwww.cinemaerrante.com

* Il periodo preso in considerazione per le nomination va dal 3 febbraio 2012 al 31 gennaio 2013.

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