Cinema Errante Awards, i premi dedicati al meglio del cinema, della musica e delle serie TV 2012.

A Villa Cinema Errante abbiamo passato l’ultimo mese a selezionare il meglio (e il peggio) del 2012, come sempre in completa sintonia redazionale. Falso. È stata una carneficina. Attori cani, nudi, combattimenti e volti ipertricotici sono i protagonisti del Volume Uno. Il destino della nostra Award Season è nelle vostre Bussole d’Oro. Votate senza remore, ne rimarrà uno solo. Good Night & Good Luck.


Iniziamo la serata con Robert Pattinson è mio amico, ovvero coloro che meglio sono riusciti a evitare di esprimere le proprie capacità attoriali. Ecco le nomination per la categoria Peggior Attore .

Nicolas Cage in Ghost Rider: Spirito di Vendetta. Sguardo allucinato e parrucchino ben saldo sulla testa, il vecchio Nick dimostra di essere più espressivo come teschio fiammeggiante che come oscuro vendicatore.

Josh Hutcherson in Hunger Games. La stessa figura di un manichino da discount, con faccia basita sia nelle vesti di tronista che di macchina omicida.

Sylvester Stallone in I Mercenari 2. Occhio spento e mascellone ingrugnato, Sly spara a random bussolotti di mitragliatrice e battute da bar. E si rimpiangono i tempi di Sly porno divo.

Giulia Valentini in Un giorno speciale. Giulia Valentini recita come in un film di Cristina Comencini, ma a dirigere è Francesca. Tutta colpa del virus Cristina.

Jean-Claude Van Damme in I Mercenari 2. L’ex fusto delle arti marziali si sforza di fare il cattivo, con chili di botox fra le labbra.

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La sezione più amata da mamme e nonne, Miglior Nudo. Anche quest’anno è per noi un dovere etico e morale ricordare ai lettori che sotto i vestiti siamo tutti uguali.

Matt Bomer in Magic Mike (vuoi recensire questo nudo? entra in redazione!). Lo strip da toy boy di Matt Bomer ha messo d’accordo tutta le redazione. “I Love You” la scena da ricordare.

Marion Cotillard in Un sapore di ruggine e ossa. A Marion Cotillard perché se “sta davanti alla cinepresa come una regina, nonostante gli arti scempiati” non è certo merito del digitale ma della sua intensa e tesa interpretazione, cose che non si tagliano con un’inquadratura.

Matthew McConaughey in Killer Joe È con questo ruolo di psycho killer extra cool che abbiamo sostituito la sua immagine nudo a suonare i bonghi con la sua immagine nudo con cappello da cowboy texano. Anche solo per la scena del pollo, è subito Bussola d’Oro.

Juno Temple in Killer Joe. “Ho sentito che parlavate di uccidere mamma. Sì, è una buona idea!“: l’innocenza perversa di Juno Temple a nudo.

Michelle Williams in Marilyn. Michelle Williams entra sinuosa nei panni di Marilyn Monroe, carpendone tutta la grazia, la sensualità e la finta innocenza. Il suo corpo si spoglia al contatto con l’acqua, che sia in vasca da bagno o in mezzo alla natura, moltiplicando la forza evocativa dell’icona. Ed è proprio l’attrice la cosa migliore del film.

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Vendicatori uniti, orsacchiotti, Mandingo e cavalieri oscuri, senza esclusione di colpi. Ecco le nomination per il Miglior Combattimento.

Avengers VS Chitauri in The Avengers. Joss Whedon mette in scena una battaglia che definire campale è poco, in cui non è possibile evitare di immedesimarsi e tifare il proprio eroe preferito. Lo scudo di Cap, il martello di Thor, l’armatura di Iron Man sono gadget dal sapore epico, ma soprattutto Hulk che spacca le astronavi aliene a pugni è un nerdgasm allo stato puro.

Hulk VS Loki in The Avengers. Il Golia Verde strapazza Loki, merito dell’ironia di Joss Whedon. Un Hulk che spacca (finalmente!) il Dio gracile Tom Hiddleston.

Batman VS Bane in Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno. Il combattimento spaccaschiena tra Batman e Bane è, al tempo stesso, lo scontro fra la civiltà e la barbarie, fra la responsabilità della legge e la furia dell’anarchia, fra due camaleonti dello schermo pronti a superare i limiti fisici della recitazione.

Lotta fra Mandingo in Django Unchained. Omaggiando il Mandingo originale di Richard Fleischer, il cinefilo citazionista Tarantino dà vita ad un crudele spettacolo gladiatorio fra maschi dalla pelle d’ebano, in cui solo il più feroce e determinato avrà la meglio. Astenersi deboli di cuore.

Ted VS Mark Wahlberg in Ted. Vi è mai capitato di lottare con il pupazzo dell’infanzia? No? La Bibbia è l’arma perfetta.

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Nel 2012 uno strano presagio ha colpito lo star system hollywoodiano, improvvisamente devoto all’ipertricosi: lamette per radersi, cerette e regolabarba sono stati banditi e gli uomini barbuti si sono moltiplicati fuori e dentro lo schermo. Una categoria nuova di zecca, Miglior Barba (On & Off Screen).

Ben Affleck in Argo. Ben Affleck artista credibile? Merito del look radical chic.

Jon Hamm – Off Screen. Il look da red carpet di Jon Hamm svela l’unica onta di Mad Men: Don Draper sbarbato.

Tom Hardy – Off Screen. Fuck You, I’m Tom Hardy, sembra urlare il barbone da red carpet. Ed è subito seventies.

Hugh Jackman in Les Misérables. Hugh Jackman canta dal vivo, ma a riempire lo schermo è il barbone galeotto.

Christoph Waltz in Django Unchained. La barba di Christoph Waltz ci piace così, argentata e sporca di sangue.

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Volume due: Miglior Attore, Miglior Sceneggiatura, Miglior Film Fumetto e Animazione.
Volume tre: Miglior Serie TV, Miglior Album.
Volume quattro: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attrice.

Attenzione: È possibile votare fino al 5 marzo alle 23.59. I vincitori saranno annunciati il 7 marzo su wwww.cinemaerrante.com

* Il periodo preso in considerazione per le nomination va dal 3 febbraio 2012 al 31 gennaio 2013.

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