Cartoni animati, novembre 2012: continuiamo la rassegna di tutte le nuove serie autunnali di maggior interesse, iniziata già nello scorso appuntamento.

Btooom!
L’anime più ignorante della stagione: un gruppo di varie persone viene rapito e buttato su di un’isola deserta da una multinazionale dell’intrattenimento, con lo scopo di testare le dinamiche di un nuovo videogioco nel quale i personaggi devono ammazzarsi tra di loro tramite diversi tipi di granate e bombe a mano. Solo l’ultimo sopravvissuto potrà lasciare l’isola. Un titolo che pesca la qualunque da opere come The Running Man, The Hunger Games, Gantz, Battle Royale e via su questo genere splatter-sopravvivenziale, ma che banalizza ogni proprio elemento a un livello talmente rozzo e cafone da essere, a proprio modo, affascinante.

Robotics;Notes
Quella che a prima vista può sembrare la classica commedia d’azione scolastica con spruzzata di robottoni (oh, stiamo pur sempre parlando di un cartone giapponese, mica di Cuore), si sta rivelando, con il passare delle puntate, un’opera fantascientifica dai numerosi e ben calibrati colpi di scena. Un anime che continua a crescere di episodio in episodio.

Medaka Box Abnormal
Seconda stagione di un cartone di cui abbiamo già parlato, ma che entra, con questi nuovi episodi, nel vivo della storia. Lasciate alle spalle le vicende più episodiche e leggere del principio, ma non il pervasivo fanservice (anche se a diversi occhi questo potrebbe sembrare un pregio): si fa sul serio con un arco narrativo che dura per l’intera stagione, e nel quale iniziano a farsi strada quegli elementi metanarrativi (non solo citazioni esplicite e ironiche di altre opere, ma personaggi che attivamente riflettono sulla propria condizione di stereotipi della narrativa di consumo giapponese) che hanno reso interessante il manga scritto da Nisio Isin e disegnato da Akira Akatsuki.

Shin Sekai Yori
Tratto dal bel romanzo di Yusuke Kishi, Shin Sekai Yori segue le vicende di cinque ragazzini che lentamente scoprono i lati distopici del mondo futuribile nel quale vivono. Opera dal ritmo soffuso e pacato, caratterizzata da temi di ampio respiro; non per tutti, ma vale la pena di provare a darci un’occhiata.

Bravest warriors
Nuova creatura di Pendleton Ward, ideatore dell’apprezzatissimo Adventure Time, Bravest Warriors un po’ recupera gli elementi fantastici e di surreale ironia di quest’ultimo, un po’ gioca con gli stereotipi del genere “gruppo di super-eroi”, rifacendosi però più alle goffe serie tv degli anni 80, sia giapponesi che americane, che non alle ultime incarnazioni extra-fiche dei super-eroi DC e Marvel. Divertente e immaginativo, con i soliti ammiccamenti agli spettatori più adulti.

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